A Reggio alla riscoperta di Giuseppe Fantino, stasera si presenta “La biografia di nessuno”
Appuntamento con la letteratura al Castello Aragonese di Reggio Calabria con il Balenando in Burrasca Reading Festival IV Edizione. Stasera alle 18.30 sarà presentato il libro “La biografia di Nessuno, ovvero noi morti” di Giuseppe Fantino, edito da Città del Sole Edizioni e curato da Fortunato Mannino, docente dell’Istituto Nosside-Pythagoras.
Un lavoro prezioso che riporta alla luce uno dei più interessanti scrittori calabresi. Giuseppe Fantino, nato a Melicuccà nel 1908, è stato novelliere, romanziere, critico letterario e drammaturgo, ma i suoi scritti sono stati ignorati o peggio snobbati dalla critica ufficiale, nonostante i numerosi encomi e premi letterari ricevuti in vita.
Finalmente la sua figura umana e letteraria è adesso presentata grazie all’analisi dei suoi scritti, dei suoi diari e dei suoi appunti finora trascurati ma riscoperti dal prezioso lavoro di Mannino e dell’Associazione Scampoli.
“La biografia di Nessuno” viene ora riproposta per la prima volta dopo più di cinquant’anni in un’edizione riveduta e corretta che recupera anche il sottotitolo “Noi morti” che Fantino avrebbe voluto fortemente, ma che gli fu rimosso. Un’opera ancora molto attuale. «Quando gli uomini uccisero i primi uccelli», scrive Fantino, «ignoravano la bontà della loro carne. Li uccisero perché la possibilità di volo suscitava la loro invidia».
“Questa breve riflessione - spiega Francesco Idotta, docente di Filosofia e Storia nel Liceo Scientifico “E. Fermi” di Sant’Eufemia d’Aspromonte e autore della prefazione del libro - impianta una lucida base sulla quale innalzare un monumento alla stupidità umana, incapace di cogliere la logica che anima i veri intellettuali, come Fantino, i cui scritti non vanno “determinati” da un articolo partitivo, ma letti in una chiave universale, che consente di ampliare ulteriormente lo scenario della crisi novecentesca non ancora superata, nonostante Nietzsche l’abbia annunciata già nell’Ottocento. Il lavoro di Fortunato Mannino conforta gli intellettuali e gli studiosi che vogliono aprire la gabbia in cui la Calabria è stata costretta negli ultimi cinquant’anni, da chi non ha saputo vedere il valore e la portata di certa letteratura e di certa riflessione”.
L’incontro al Castello Aragonese sarà moderato dall’editrice Antonella Cuzzocrea e vedrà la presenza del curatore e autore Fortunato Mannino con introduzione e relazione di Francesco Idotta.