Crotone. Uil Fpl: “Trasferimento poliambulatorio via Messina atto di inefficienza Asp”
“Che l’attuale commissario Sperlì e il direttore del distretto sanitario unico aziendale Pietro Brisinda non brillassero di capacità e gestione manageriali all’altezza della funzione assegnata lo sappiamo e lo diciamo da tempo ma che potessero ideare e concretizzare, nella scelta e nella tempistica adottata, il trasferimento di sede della struttura Polispecialistica territoriale di Corso Messina a Tufolo è meritevole di essere citata, a livello universitario, come esempio negativo di miopia gestionale della sanità pubblica”.
E’ quanto scrive il coordinatore provinciale Uil Fpl, Gaetano Papaleo.
“Che la struttura centenaria ex Inam di Corso Messina – continua la nota del dirigente sindacale - necessitava e necessita di interventi strutturali complessivi noi, come Uil Fpl, lo diciamo da tempo, anche se in essa molti interventi tecnici specifici sono stati effettuati, alcuni ripetuti, senza una seria e chiara progettazione, in pratica uno dei tanti esempi di spese allegre nella pubblica amministrazione. Vorremo fare delle domande ai dirigenti di cui sopra, in attesa che ci ascoltano, vogliamo porle ai cittadini e dipendenti attraverso quest’articolo dando noi le risposte”.
Papaleo poi si chiede: “Ma questo spostamento è stato ufficializzato? Nessun provvedimento deliberativo né dirigenziale ci risulta e nessuna comunicazione ufficiale è stata fatta ai dipendenti. l’utenza prenotata è stata avvisata? Attraverso Facebook, solo il comune di Caccuri informa che i servizi e gli ambulatori di Corso Messina da lunedì saranno a Tufolo. Notizia falsa. Di sicuro, dalle nostre informazioni, solo Qualche attività specialistica sarà interessata dal trasferimento. Tutta l’utenza prenotata è stata informata? No, lascio alla vostra fantasia immaginare che caos ci sarà da lunedì in poi, vogliamo noi avvisare i dipendenti affinchè si salvaguardino per evitare scatti di ira e\o aggressioni da parte di qualche “incivile” che forse, se l’arrabbiatura è contenuta, non ha tutti i torti, considerato che qualcuno che proviene dai paesi e paga per essere accompagnato”.
Per Papaleo “questo trasferimento, ormai annunciato da anni, poteva essere fatto nei mesi estivi approfittando della forte ridimensionamento degli ambulatori e del traffico molto ridotto per la chiusura della scuola? Si, ma se così fosse stato la gestione da “barone-padrone”, alla quale è ormai ci ha abituata la nostra Azienda Sanitaria, non si poteva manifestare nella loro“inefficienza organizzata”. Chi usufruisce maggiormente dei servizi specialistici territoriali? Gli utenti che hanno bisogno di visite specialistiche sono, prevalentemente, persone anziane collocate, maggiormente, nelle zone centro della città, e non a Tufolo dove risiede una popolazione più giovane, e poi, il centro è servito meglio per coloro i quali provengono dai paesi limitrofi, utilizzando i mezzi pubblici. La struttura di Tufolo è idonea? No, no sono stati ancora fatti i parcheggi e sarà un ingorgo continuo e un rischio costante sia per gli automobilisti che per i pedoni, tenuto anche conto che l’ingresso non è un ingresso pedonale ma è in effetti è l’uscita delle ambulanze del 118, i locali sono interessati da umidità, lo dice lo stesso D.V.R. (Documento valutazione rischi) redatto dall’azienda sanitaria stessa e, poi, in caso di alluvione tenuto conto che la struttura è al di sotto del livello della strada che succede? Esiste una sola uscita.
Il coordinatore della Uil Fpl “da un posto non in regola ci si trasferisce in un altro posto non in regola! Si vuole forse dare il colpo di grazia alla medicina specialistica ambulatoriale Pubblica?”.
Noi riteniamo di si, si vuole privatizzare la medicina territoriale così come già sta avvenendo, in gran parte, queste sono le opere fatte dai nostri direttori, espressioni della politica. Ma quale? Quella dannosa per il popolo certamente si. La Conferenza dei Sindaci ancora esiste in questa provincia? Riteniamo che sia giunto il momento di farsi sentire, visto che questo spostamento insieme alle altre azioni disastrose poste in essere nell’azienda sanitaria, hanno di fatto annullato il servizio sanitario provinciale pubblico, ve ne siete accorti? Li ascoltate i vostri cittadini? Confidiamo in un non più procrastinabile intervento di tutte le autorità preposte per accendere un riflettore sulla sanità crotonese”.