La marijuana coltivata in pieno parco nazionale, scovate e distrutte oltre 600 piante
Una coltivazione di marijuana composta da circa 600 piante di cannabis alte tra il metro ed il metro e mezzo, attrezzata di relativo sistema di irrigazione; annessa struttura nelle vicinanze, costruita artigianalmente, con funzione di essiccatoio per lo stupefacente; e poi, una busta contente circa 170 grammi di marijuana pronta probabilmente per essere venduta nelle diverse piazze di spaccio del capoluogo reggino, oltre che la presenza di tre fototrappole ad infrarossi appositamente installate per controllare gli accessi al sito.
È quanto hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nell’ambito dell’attività incessante di controllo del territorio, anche nelle aree più impervie del Parco Nazionale dell’Aspromonte, in particolare, questa volta, in località Pollia di Roccaforte del Greco.
Un’attività incisiva, quella dell’Arma reggina, e sempre più specializzata, che vede i militari continuamente impegnati in rastrellamenti su tutto il territorio aspromontano, costituito da una fitta vegetazione che, per la sua peculiare caratteristica a terrazza e il suo microclima si presta in modo particolare alla coltivazione di estese e rigogliose piantagioni di marjiuana.
Le piante scoperte, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono state distrutte sul posto, previa una campionatura necessaria per effettuare i successivi accertamenti qualitativi e quantitativi, mentre il materiale rimanente che è stato rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale.