Famiglia e gioco d’azzardo: la sofferenza degli invisibili. Se ne parla a Soverato
“Famiglia e Azzardo: la sofferenza degli invisibili e la possibilità di supporto specifico” è il tema del 23° convegno nazionale sul gioco d’azzardo che si terrà a Soverato in occasione della Giornata nazionale della Psicologia e del Mese del Benessere Psicologico l’Ordine Psicologi Calabria, in collaborazione con il Comune di Soverato e il Conagga (Coordinamento nazionale gruppi per giocatori d’azzardo).
L’evento, aperto a tutti si svolgerà al Teatro Comunale il 7 ottobre, a partire dalle ore 9. Si aprirà con i saluti del presidente dell’Ordine Psicologi Armodio Lombardo, della vicepresidente della Regione Giusy Princi, del consigliere regionale Ernesto Alecci, del sindaco di Soverato Daniele Vacca, del commissario dell’Asp di Catanzaro Ilario Lazzaro, della direttrice del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’Asp Rosina Manfredi, della direttrice del Serd di Catanzaro Maria Giulia Audino e del segretario nazionale Aupi Mario Sellini.
Il convegno sarà moderato dalla psicologa Mariarita Notaro (coordinatrice commissione formazione dell’Ordine degli Psicologi della Calabria e referente del disturbo gioco d’azzardo e del Conagga) e dal responsabile settore azzardo associazione Hands Bolzano Paolo Balletati.
Le relazioni saranno tenute da Mariarita Notaro, da Enrico Malferrari (presidente Conagga), Sabrina Molinaro (dirigente ricerca, responsabile laboratorio epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari, Istituto fisiologia clinica, Consiglio nazionale delle Ricerche IFC-CNR), Francesca Picone (psichiatra, direttrice Unità operativa complessa Mod. 9 Asp Palermo). Esperienze a confronto con la partecipazione di Picone, Notaro, Giorgia Ritrovato (psicologa Centro Calabrese Solidarietà), Antonio Guarnacca (specialista ambulatoriale Serd Reggio Calabria), Rosa Cerchiara (psicologa Serd Castrovillari), Stefania Fiorellini (psicologa Asp Vibo Valentia), Daniela Basile (psicologa Agorà Kroton). Conclusioni con testimonianza di un familiare di un giocatore d’azzardo patologico e discussione aperta".