Ampliamento strisce blu all’Unical, gli studenti smentiscono l’assessore comunale
In seguito alle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore ai Trasporti Domenico Zicarelli, del Comune di Rende, riguardo all’ampliamento dei parcheggi a pagamento all’interno dell'Unical, “Lista Primavera” ha ritenuto opportuno approfondire un argomento così vicino agli studenti.
"In primo luogo - affermano Nazzareno Zaccaria, Consigliere di Amministrazione Unical, il Senatore Accademico Antonio Puntillo e Giovanni Antonio Algieri, del Comitato Universitario Sportivo - nell'ambito della nota resa pubblica dall’Amministrazione comunale, si evince che la decisione di aumentare le strisce blu nel campus è stata presa di comune accordo con "i responsabili dell’ufficio tecnico dell’Unical".
Pertanto i rappresentanti degli studenti hanno voluto approfondire la vicenda non riscontrando in alcun modo questa circostanza.
“Ci saremmo, infatti, meravigliati del coinvolgimento di figure Istituzionali dell'Ateneo riguardo ad una questione rispetto alla quale esprimiamo totale dissenso. Nel merito, in tal senso – aggiungono - l’Assessore Zicarelli sostiene che un ampliamento dei parcheggi a pagamento nella zona universitaria possa rappresentare un incentivo per noi studenti affinché vengano utilizzati più frequentemente i mezzi pubblici”.
I rappresentanti degli studenti ritengono invece “che solo un sistema rinnovato di mobilità nell'area urbana ed all'interno del campus può disincentivare l'uso dell'automobile propria.”
Chiedono quindi un aumento delle corse, una capillarità del servizio che possa servire maggiori aree, la possibilità di introdurre una mobilità sostenibile nelle aree del campus, prevedendo anche parcheggi alle testate del ponte e favorendo l'introduzione di navette elettriche.
“Se la problematica dei trasporti non viene affrontata nella sua interezza – affermano da Lista Primavera - provvedimenti come quello in discussione diverranno soltanto un altro balzello da far gravare sulle famiglie degli studenti dell'Unical. Ciò che auspichiamo è un confronto attivo tra amministrazione comunale, istituzioni accademiche e rappresentanze studentesche al fine di risolvere la complessa questione che invade e travolge i diritti della comunità tutta” - conclude la nota.