Terremoti, Protezione Civile nazionale avvia esercitazione tra Reggio e Messina
Si è riunito ieri il Comitato operativo convocato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, per un aggiornamento con le componenti e strutture operative nazionali sulle attività dell’esercitazione nazionale Sisma dello Stretto 2022 che prenderà il via venerdì 4 novembre, e proseguirà fino a domenica 6, in Calabria e Sicilia.
La riunione introduce la parte finale di un lungo percorso di condivisione di obiettivi, definizione di attività specifiche, di perfezionamento degli strumenti di verifica e valutazione che, dall’inizio dell’anno e fino alle giornate esercitative, vede e vedrà impegnato il Sistema Nazionale di protezione Civile.
Durante l’esercitazione verrà testata nelle province di Reggio Calabria e Messina l’attuazione del modello d’intervento nazionale per il soccorso sul rischio sismico, attraverso l’attivazione dei Centri di Coordinamento, la realizzazione di working area per attività di soccorso tecnico urgente e sanitario, l’allestimento di aree di accoglienza per la popolazione, l’impiego delle Colonne Mobili, e le attività di valutazione e di agibilità post evento sismico.
Lo scenario operativo vedrà la simulazione un terremoto di magnitudo 6.0 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione, capace, inoltre, di innescare effetti ambientali come frane e liquefazioni e fenomeni di maremoto.
Lo scenario simulato del maremoto sarà, inoltre, l’occasione per un ulteriore test di IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione della popolazione, ancora in fase di sperimentazione, che diramerà un messaggio ai telefoni cellulari presenti nell’area dei comuni costieri delle province di Reggio Calabria e Messina.
Nella giornata di oggi la Protezione Civile insieme alle Prefetture di Reggio e Messina, ha convocato una riunione indirizzata ai Sindaci dei comuni costieri delle due province, per approfondire le tematiche legate alle attività esercitative e le modalità dell’utilizzo sperimentale del sistema di allarme pubblico IT-Alert.