Il colonnello Calcagni con gli studenti del Brutium, Succurro: “una grande lezione di vita”

Cosenza Attualità

“Ritengo una grande lezione di vita la testimonianza del colonnello Carlo Calcagni nell’aula magna del plesso cosentino Pezzullo, davanti a studenti attentissimi e partecipi”.

Lo sostiene la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, intervenuta all’iniziativa “Mai arrendersi”, organizzata dall’istituto scolastico Brutium di Cosenza nell’ambito dell’evento «Pedaliamone a Sud», promosso dall’associazione Mondo Edison.

Ad incontrare i giovani l’ufficiale elicotterista dell’Esercito Italiano e paracadutista della Folgore, che in Bosnia Erzegovina, nel 1996, subì una gravissima intossicazione da metalli pesanti per cui si ammalò in modo irreversibile.

La sua ferrea determinazione gli hanno permesso di continuare a vivere, con il dolore suo ormai onnipresente compagno. Appassionato di bicicletta, che non ha mai abbandonato, nel 2014 ha iniziato a collaborare con il Comitato Italiano Paraolimpico, proseguendo con la sua attività agonistica.

Soprattutto oggi, in cui tende a prevalere un pericoloso nichilismo pedagogico e culturale, ai giovani bisogna dare – prosegue Succurro – esempi e modelli positivi, insegnare loro che la vita merita di essere vissuta fino in fondo, nonostante i problemi e le difficoltà”.

Secondo la presidente della Provincia, “il futuro delle nuove generazioni si costruisce in primo luogo nelle scuole, abituando i ragazzi a scoprire e attuare le loro potenzialità e la loro forza interiore; anche grazie al racconto di storie di resilienza come quella del colonnello Calcagni, vittima del dovere che salvò tante vite umane e oggi convive, praticando sport e trasmettendo ovunque coraggio e motivazioni, con una grave malattia contratta in servizio”.

Alla vita bisogna restare “sempre aggrappati”, è il messaggio che Calcagni ha lanciato ai giovani del Brutium, chiedendo a Succurro di poter parlare, in una tre giorni dedicata, in altre undici scuole superiori del Cosentino.

“La presenza del colonnello – conclude la presidente della Provincia di Cosenza – lascia un segno indelebile. Il tempo, ha significato, è la risorsa più preziosa che abbiamo. A volte lasciamo scappare la vita in un attimo o possiamo distruggere quella degli altri. Non ci si deve piangere addosso per ciò che non si ha più, ma, ci ha ripetuto Calcagni, si deve valorizzare ciò che ci resta”.