Rossano: migliaia di fedeli seguono i numerosi eventi religiosi
Da sempre, nonostante l’arrivo del terzo millennio, i rossanesi di fede cattolica partecipano intensamente alle antiche liturgie seguendo alla lettera il calendario religioso inerente ai riti dedicati ovviamente alla settimana Santa che, di anno in anno, si rinnovano nella città bizantina: tra fede e tradizioni secolari. Si inizia, dunque, il giovedì Santo, dopo la Santa Messa dedicata all’Ultima Cena o alla Lavanda dei Piedi degli apostoli, in cui i numerosi fedeli si recano in pellegrinaggio nelle diverse chiese per visitare i consueti e tradizionali sepolcri, andando in giro tra lo Scalo e il borgo antico, in cui molta gente si ritrova per rinnovare la propria fede pregando dinanzi agli altari cosiddetti della reposizione. Il venerdì Santo, invece, si assiste sia all’emozionante Via Crucis Vivente nel borgo antico, già dalle prime ore del mattino in cui il devoto di turno porta in spalla la croce percorrendo le XIV stazioni, e sia all’antichissima Processione dei Misteri con l’uscita delle statue dalla piccola chiesa dell’Addolorata di fronte alla Cattedrale dedicata a Maria SS. Achiropita, le quali rappresentano la Passione di Cristo. Eventi religiosi che, ogni anno, richiamano numerosi fedeli, oltre a tanti turisti e cittadini provenienti anche dai diversi comuni dell’intera fascia jonica cosentina, per le vie principali dell’incantevole e suggestivo centro storico. Miglia, infatti, le persone che, tra giovedì e venerdì, hanno affollato il borgo antico rossanese per assistere, in preghiera ed in silenzio religioso, ai riti della settimana Santa, voluti fortemente sia dalla Diocesi di Rossano-Cariati e sia dalla Confraternita dell’Addolorata, in cui si rivive la passione e la morte di Gesù. Oggi sabato Santo, dalle ore 10 alle ore 20:30, preghiera di meditazione dinanzi al Cristo morto all’interno dell’Addolorata. Alle ore 22, invece, ci sarà la consueta e solenne Veglia Pasquale sia in Cattedrale, presieduta dal Padre Arcivescovo S. E. Mons. Santo Marcianò, e sia nel palazzetto dello sport dei Padri Giuseppini.