Coldiretti Calabria: i giovani agricoltori in Ruanda, Parisi al summit Internazionale
A Kigali, capitale del Ruanda si sta svolgendo il summit internazionale di giovani agricoltori. L’occasione dal respiro internazionale vede la partecipazione di agricoltori proveniente da tutto il mondo, per l’Italia, come unici partecipanti, ci sono Enrico Parisi, Delegato Coldiretti Giovani Impresa Calabria e membro del (CEJA) Consiglio Europeo di giovani agricoltori, insieme ad un’altra imprenditrice Coldiretti del Trentino, Francesca Paternoster.
Come si ricorderà, Parisi, di Corigliano-Rossano, nel 2021 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo appassionato contributo alla promozione di pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Diversi i portatori d’interesse che stanno prendendo parte al summit, dai membri del Governo del Ruanda, al presidente della PAFO (Panafrican Farmer’s Organization) Kolyang Palebale, ha affermato: “i giovani agricoltori africani rappresentati hanno bisogno di una visione specifica per i loro bisogni e devono essere supportati finanziariamente”.
Tanti i temi trattati in questi giorni, dalle possibilità di collaborazione fra Africa ed Europa, gli strumenti di finanziamento per valorizzare le catene del valore delle imprese dei giovani agricoltori di tutto il mondo.
Il Delegato ha relazionato sulle attività che Coldiretti Giovani Impresa sta mettendo in campo per valorizzare il lavoro delle tantissime aziende condotte dai giovani agricoltori italiani.
“Coldiretti - ha riferito - ogni giorno è impegnata a realizzare confronti costruttivi con il Governo italiano al fine di promuovere giuste pratiche per lo sviluppo delle aziende agricole. Un esempio importante di collaborazione che ha dato vita ad una fondazione dalle solide fondamenta è Campagna Amica con il successivo World’s farmers market che ha ridotto velocemente l’asimmetria informativa fra gli agricoltori ed i consumatori”.
“Per quanto riguarda il cambiamento climatico – ha continuato Parisi - stiamo proponendo da diverso tempo di riorganizzare le risorse a disposizione e non sprecarne, chiedendo la costruzione di invasi per la raccolta di acqua piovana ed infine abbiamo promosso con il governo la produzione di energia pulita attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici sui tetti delle aziende agricole senza consumo di terra che, è la nostra più grande ricchezza.”
“In ultimo, non per importanza, io - ha affermato - credo che misure di finanziamento come quelle messe in campo da Ismea possono rappresentare azioni concrete per il ricambio generazionale, proposte che Coldiretti porta avanti nei tavoli nazionali ed europei dei decisori politici”.
Diverse sono state le domande che sono giunte dalla platea a maggioranza africana, perché la voglia di crescere in un nuovo sistema economico rappresenta oggi la possibilità di questa terra ricca che spinge verso il cambiamento ma in un contesto in cui la scarsità dei fertilizzanti ed i relativi costi con l’aggiunta della troppa distanze fra le diverse nazioni rende difficile, penalizzate dalla mancanza di utenze in molte aree rurali.
“Noi oggi – ha aggiunto sempre Parisi - abbiamo bisogno di ridisegnare insieme un nuovo percorso comune che parta dal presupposto che la salvaguardia delle tradizioni, della biodiversità e degli standard qualitativi non può rappresentare un problema ma un valore aggiunto significativo. L’Africa può contare su Coldiretti Giovani Impresa che oggi è qua con voi con il corpo e con la mente, per mettere in campo azioni concrete al fine di creare ricchezza per il territorio a patto che l’origine e lo standard di qualità sposti il livello verso l’alto. Oggi la sovranità alimentare non può essere un fanalino di coda nei nostri discorsi ma un baluardo di partenza.”
“E’ con grande orgoglio – commenta Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria – che il nostro dirigente dei giovani partecipa a questo incontro internazionale a testimonianza di un forte e determinato impegno nel sociale e nell’azienda che non si ferma ai confini della nostra nazione”.