Corigliano Rossano, seconda tappa del progetto europeo Urbact

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Dopo il successo del primo meeting del progetto europeo Urbact a Corigliano-Rossano, lo scorso luglio, una due giorni di incontri, seminari, visite alla città e momenti di ristoro, una delegazione comunale - composta da Pino De Caro e Fabio Campana - ha partecipato all'evento organizzato dal comune di Cuneo - una delle sette città italiane, Rovereto, Ferrara, Sestri Levante, Siena, Avellino, che con Corigliano-Rossano che fanno parte del programma Urbact - per portare non solo i saluti della città ama anche per illustrare quanto fatto nell'ambito del progetto, dalla costituzione dei gruppi di lavoro alle iniziative per lo sviluppo urbano sostenibile, nonché la replica di una buona pratica di successo.

I rappresentanti delle sei città del Comune di Mantova in qualità di città transfer e di Anci, punto di contatto nazionale del programma Urbact, sono state in visita a Cuneo e per conoscere il percorso sviluppato dall’amministrazione e dal gruppo locale di stakeholders che, in sinergia, hanno lavorato per l’intero progetto all’implementazione delle attività e al raggiungimento degli obiettivi. Il gruppo locale, formato da realtà dei settori artistico, culturale, ambientale e sportivo, si è dotato di un logo e si è rinominato “ClimAttitude”, per identificarsi e per rendere riconoscibile lo sforzo introdotto per realizzare eventi più sostenibili.

All’organizzazione delle attività di lavoro previste da Anci in qualità di coordinatore della Rete, si è aggiunta la decisione di provare a rendere questo momento il meno impattante possibile sull’ambiente, cogliendo le indicazioni fornite negli ultimi mesi dal progetto.

Si è pertanto posta attenzione ai principali aspetti che hanno impatto diretto e indiretto sull’ambiente in termini di emissioni di anidride carbonica, uno dei gas ad effetto serra maggiormente responsabili del cambiamento climatico in atto, come la riduzione dei rifiuti prodotti, il sollecito ad utilizzare mezzi pubblici o condivisi per gli spostamenti, l’eliminazione della plastica e di materiali monouso, l’approvvigionamento da fornitori locali e la scelta vegetariana di alcuni pasti.