Abusate per pochi spiccioli: condannati presunto orco e mamma delle vittime
Avrebbe abusato di tre ragazze, due delle quali minorenni, una affetta da una disabilità psichica. Con quest’accusa venne arrestato nel gennaio scorso insieme alla mamma delle giovani, che secondo gli inquirenti avrebbe permesso che ciò accadesse, mentre il padre fu sottoposto ad un obbligo di dimora (QUI).
Ed oggi arriva la sentenza, con rito abbreviato, che condanna il presunto “orco”, un 46enne di San Giovanni in Fiore, ad otto anni di reclusione; stessa pena inflitta alla madre delle vittime che avrebbe anche messo a disposizione la propria casa per far sì che si consumassero i rapporti.
Ancora in sospeso invece la posizione del padre delle ragazze che è stato rinviato a giudizio. L’uomo ha sostenuto di esser stato all’oscuro della vicenda. La prima udienza, per lui, è in programma a febbraio prossimo.
Tutti e tre sono indagati per concorso in violenza sessuale e per genitori il giudice per le indagini preliminari aveva anche disposto allora la sospensione della potestà genitoriale nei confronti delle figlie minorenni.
Le investigazioni, condotte dai carabinieri di San Giovanni in Fiore, popoloso centro della Sila cosentina, fanno ritenere di aver ricostruito sia le presunte violenze sessuali sulle tre giovani.
L’ipotesi è anche che i genitori, un 46enne ed una 48enne del posto, abbiano agevolato il “carnefice” delle figlie permettendogli di entrare nella loro casa ed utilizzare addirittura una camera da letto.
Sempre secondo la tesi investigativa dopo aver consumato i rapporti l’uomo sarebbe stato solito lasciare pochi euro.