Avrebbe abusato sessualmente della figlia minorenne. In manette 50enne cosentino
Nel corso della mattinata i carabinieri di Cosenza hanno arrestato un cinquantenne del posto accusato del reato di violenza sessuale continuata aggravata nei confronti della propria figlia adottiva e minorenne.
I fatti risalgono al 2003, quando una giovane coppia cosentina si era recata in Bielorussia per una adozione e dopo una serie di contatti con le autorità locali ottenne l’affidamento di due bambine, rispettivamente di 9 e 10 anni che erano rinchiuse sin dalla tenera età in un orfanotrofio.
“Quel viaggio – affermano i militari - agli occhi delle piccole prospettato come una rinascita, come l’inizio di una nuova vita, un po’ come accade nelle fiabe a lieto fine della Walt Disney, diventa ben presto il più terribile dei film dell’orrore”. Nel corso del periodo di frequentazione, della durata di un mese, "le bimbe - proseguono gli inquirenti - hanno dormito alternativamente con uno dei futuri genitori. In questi frangenti, l’uomo avrebbe iniziato ad abusare della più piccola delle due. Ottenuta l’adozione e rientrati in Italia l’arrestato, avrebbe poi continuato ad abusare della bambina, sottoponendola a ogni tipo di violenza sino alla maggiore età. Un incubo protrattosi per quasi un decennio".
L’attività, coordinata dal sostituto procuratore Antonio Bruno Tridico, della Procura della Repubblica di Cosenza, nasce da una confidenza raccolta da una persona vicina alla famiglia adottiva, insospettitasi degli strani comportamenti del padre nei confronti delle fanciulle. Le testimonianze raccolte, ed un presunto “diario degli orrori” recuperato, oltre ai riscontri effettuati, avrebbero consentito di avviare l’indagine investigativa conclusasi con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo.
Maggiori dettagli nel corso di una conferenza presso il Comando Provinciale di Cosenza che si terrà alle 11.
h 12.45 | I carabinieri non hanno rivelato il nome dell'uomo arrestato. Diffuse solo le iniziali: B.Z., di 50 anni. Sarebbe stato un vicino di casa a notare dei comportamenti strani nella più piccola delle due ragazze bielorusse, adesso maggiorenni. La madre delle due giovani ha poi messo alle strette la più piccola, che ha rivelato la vicenda, durata circa dieci anni. Le indagini dei militari sono iniziate nel novembre scorso, quando poi è stato anche scoperto un diario della giovane, in cui ci sarebbero i dettagli delle violenze subite dal padre indegno. "Ti odio, mi hai tolto da una merda ma me ne hai dato una peggiore". Questa una delle frasi riportate nel diario. "Mi hai tolto la vita con i tuoi stupidi desideri del ca...", scriveva ancora la giovane, quando era ancora solo una bimba di dieci anni. "Bastar.." e' poi la parola ricorrente in riferimento al padre.