Diede fuoco all’auto della polizia locale, rintracciato ad Aosta finisce in carcere
È stato fermato ad Aosta il presunto incendiario che, nella notte fra il 21 e il 22 aprile scorsi, sarebbe entrato nel cortile antistante gli uffici comunali di San Giorgio Morgeto, nel reggino, incendiando un’auto della polizia locale (QUI).
Allora, nonostante l’intervento immediato dei Vigili del fuoco e dei carabinieri, la vettura, per altro l’unica in uso ai vigili urbani, era andata completamente distrutta e, nel successivo incendio che nera scaturito le fiamme avevano danneggiato anche il cortile e i muri della sede del Comune.
Per l’indagato, un pregiudicato 31enne originario di San Giorgio Morgeto che da anni si alternava fra la Calabria e la Val D’Aosta, il Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palmi, su richiesta della Procura, ha disposto la detenzione in carcere.
Secondo le indagini condotte dai militari della Stazione locale, anche analizzando le immagini degli impianti di videosorveglianza del Comune, si è ricostruito quanto accaduto
Secondo quanto appurato dai carabinieri, l’incendiario si era infatti introdotto nel parcheggio dei mezzi comunali scavalcando la recinzione perimetrale e aveva versato del liquido infiammabile sull’autovettura della polizia locale, dandole fuoco.
È emerso inoltre che la mattina precedente l’arrestato fosse stato nell’ufficio tecnico del municipio pretendendo dagli impiegati la consegna di 70mila euro come “giusta indennità” per l’esproprio di un appezzamento di terreno di proprietà della sua famiglia, incamerato 25 anni fa perché ritenuto di pubblica utilità per la realizzazione della Pedemontana, un importante asse viario che unisce i comuni dell’entroterra del comprensorio della piana di Gioia Tauro.
Ad incidere, poi, sulle valutazioni del Gip a carico del 31enne, è stato anche il ritrovamento in casa dell’uomo di un paio di guanti in lattice - sequestrati dagli stessi carabinieri durante una perquisizione domiciliare - risultati intrisi di benzina oltre che di alcuni vestiti i cui loghi erano stati immortalati dalle videocamere della videosorveglianza pubblica.
Inoltre, il giudice, nelle sue valutazioni, ha tenuto conto anche del grave rischio che l’incendio dell’autovettura della polizia municipale si potesse propagare all’edificio comunale per via delle bandiere istituzionali esposte all’esterno, che vennero lambite dalle fiamme.
Il provvedimento a carico del 31enne è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Aosta e dai militari del Gruppo di Gioia Tauro, che lo hanno individuato dopo che questi aveva trovato appoggio, una volta partito da San Giorgio Morgeto, proprio nel capoluogo valdostano.
Secondo quanto osservato dagli investigatori al momento dell’arresto, l’uomo, già allontanatosi dal territorio nazionale dopo i fatti di aprile, avrebbe avuto in programma di andare nuovamente all’estero.