Abusivismo: Regione accelera per demolire 400 edifici. Chiesto stato emergenza per maltempo
Il governo regionale della Calabria ha dato il via libera ad un atto d’indirizzo finalizzato al sostegno delle azioni per la tutela del territorio, anche attraverso il monitoraggio dell’abusivismo e del sostegno agli enti locali per le eventuali attività di demolizione.
In Calabria infatti sono ferme circa 400 procedure di demolizione che interessano altrettanti edifici - o parti di questi - costruiti senza rispettare alcuna norma e che, dunque, potrebbero costituire una fonte di pericolo per chi ci vive e per le comunità nelle quali si trovano.
Per questo è stato anche deciso di nominare i commissari ad acta per poter accelerare sulle demolizioni previste, istituendo parallelamente un Fondo di rotazione che darà la possibilità ai Comuni, che altrimenti avrebbero difficoltà di natura finanziaria, di poter andare avanti con queste attività.
La Giunta ha anche approvato un disegno di legge per il riordino del Sistema regionale di Protezione civile, attualmente disciplinato da una legge che risale al 1997: “ci siamo allineati al ‘Codice della Protezione Civile’ del 2018” spiega il governatore Roberto Occhiuto per il quale, così, si avrà l’opportunità di razionalizzare e semplificare l’organizzazione operativa dell'Ufficio regionale della Protezione Civile, “e – afferma - potremo prevedere lo stato di mobilitazione regionale per rispondere con tempestività nell'approssimarsi di eventi che possono avere un impatto su una parte rilevante del territorio calabrese”.
È, inoltre, prevista l'introduzione della dichiarazione dello stato di emergenza regionale per sostenere i Comuni e gli altri enti coinvolti a seguito di un evento emergenziale.
A questo scopo è stata incrementata la dotazione del Fondo di Protezione Civile che sarà destinato, prioritariamente, proprio alla copertura dei primi interventi necessari per fronteggiare un’emergenza.
“Viene ovviamente confermata la centralità del volontariato quale fondamentale struttura operativa del sistema regionale di Protezione Civile, e – prosegue Occhiuto - c’è una rinnovata rilevanza data alla pianificazione quale strumento essenziale di prevenzione non strutturale, definendone l'articolazione territoriale e la scansione delle competenze”.
Un altro importante provvedimento è finalizzato all’approvazione di un accordo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, riguardante l’utilizzo dei fondi del Pnrr, gestiti dal Dnpc per la realizzazione di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico a seguito di eventi alluvionali accaduti negli ultimi cinque anni.
Il subinvestimento è composto da circa 200 interventi da realizzare nel territorio regionale, per un importo complessivo per la Regione Calabria di circa 58 milioni di euro.
“Essendo fondi Pnrr - ha precisato ancora il presidente della Giunta - i tempi di realizzazione degli interventi sono molto stretti e per questo motivo la Regione sta promuovendo un possibile accordo con Cassa Depositi e Prestiti per fornire assistenza gratuita ai Comuni nella gestione delle risorse”.
Durante la riunione dell’esecutivo, tenutasi ieri sera, inoltre, è stata approvata la richiesta al Governo dello stato di emergenza per gli eventi metereologici eccezionali che hanno interessato il nostro territorio il 22, 24 e 26 novembre ed il 3 dicembre scorsi.
“I danni subiti dai cittadini e dalle imprese sono davvero ingenti, e chiediamo dunque alla comunità nazionale un aiuto concreto e immediato” ha ribadito Occhiuto.
Su proposta della vicepresidente Giusi Princi, poi, sono stati approvati una serie di documenti economico-finanziari, da presentare in Consiglio regionale, tra cui il rendiconto e il bilancio consolidato dell’anno 2021, il disegno di legge per l’adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2021 e la variazione al bilancio di previsione 2022-2024; è stato licenziato anche il disegno di legge di stabilità regionale 2023 e il disegno di legge sul bilancio di previsione finanziario 2023-2025.