Vittima dei soprusi di genitori e sorelle, intera famiglia finisce in manette

Reggio Calabria Cronaca

Una brutta storia di violenza quella scoperta dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, che nei giorni scorsi hanno tratto in arresto quattro persone - tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare - gravemente indiziate di maltrattamenti in famiglia nei confronti di una figlia.

La vittima, trentenne con problemi cognitivi, sarebbe stata minacciata ed aggredita dai genitori (entrambi cinquantottenni) e dalle due sorelle più piccole, rispettivamente di ventotto e vent'anni.

Non solo pesanti minacce ed ingiurie, ma anche aggressioni fisiche del tutto gratuite, che hanno portato la giovane ad essere totalmente sopraffatta e sottomessa.

La giovane, inoltre, sarebbe stata costretta a vivere in una stanza degradata della casa, una sorta di magazzino, senza pavimento, con i muri particolarmente umidi e la serranda d'ingresso rotta, in mezzo a secchi di spazzatura, attrezzi da lavoro e materiale vario. Alla porta d'ingresso, inoltre, era apposto un lucchetto.

Come ricostruito dai militari, la 30enne sarenne stata soggetta a numerosi trattamenti degradanti ed angherie da parte dei familiari, che la svegliavano nel bel mezzo della notte per farle effettuare le pulizie domestiche, continuamente insultata e rimproverata senza motivo, al pari delle botte e dei colpi che le venivano inferti con una rabbia definita dagli stessi militari come "incomprensibile".

Tutti e quattro i familiari della vittima, vista la gravità della situazione, sono stati tratti in arresto e trasferiti in carcere, in attesa che le indagini preliminari si concludano.

Buon giorno a tutti,

vi informo che dopo la riunione di ieri in cui si è stabilito il *colore 196 per la facciata* e di fare la prova col *195* (più scuro) per il *torrino delle scale*, a quest’ultimo stanno dando oggi una prima mano di vernice ma del colore *199* (il quarto da destra, in pratica un simil verde).

Ho già riferito agli operai che di questa tonalità non se ne è mai discusso ma sentito Araldo pare sia una decisione autonoma assunta (forse) dall’architetto.

Se non doveste essere d’accordo su questa scelta fatelo presente anche voi.