Tentano di rapire un collaboratore di giustizia. Due arresti a Petilia Policastro
La Dda e i carabinieri di Campobasso hanno sventato il sequestro di un collaboratore di giustizia e arrestato gli organizzatori della spedizione punitiva.A Petilia Policastro i militari hanno così eseguito due ordinanze di custodia cautelare della Dda di Campobasso nei confronti di altrettanti presunti affiliati alla 'Ndrangheta.Una delle due ordinanze è stata emessa a carico di Carlo Cosco, 40 anni,ritenuto dagli inquirenti il mandante del tentativo di sequestro di Lea Garofalo, 36enne di Petilia Policastro, sua ex convivente, mentre a commetterlo materialmente sarebbe stata un'altra persona, anch'essa di origini petiline.
L'episodio risale al 5 maggio del 2009 a Campobasso, dove la donna si era trasferita insieme alla figlia dopo aver avviato un percorso di collaboratrice di giustizia, anche se poi le era stato revocato il programma di protezione e aveva fatto ritorno nel paese d'origine.Secondo quanto ritengono dalla Dda, che dopo l'episodio del maggio scorso hanno avviato le indagini, Cosco temeva che la sua convivente avesse fatto rivelazioni in merito ad alcuni delitti, in particolare a quello del fratello, Floriano Garofalo, ucciso in un agguato l'8 giugno del 2005 nella frazione Pagliarelle di Petilia Policastro nell'ambito di uno scontro tra clan avversi.
Intanto, della donna si sono perse le tracce e si comincia a temere, in ambienti investigativi, che la Garofalo possa essre stata uccisa.Alla fine di novembre infati era salita su un treno che l'aveva portata a Milano per prendere parte a un processo in cui era coinvolta. Avrebbe poi dovuto rientrare a Petilia Policastro ma, a quanto sembra, non sarebbe mai salita sul treno per il ritorno. Tant'è che gli stessi familiari, dopo un paio di giorni, allarmati ne hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri della compagnia di Petilia.