Strage di migranti. Consiglieri chiedono a Crotone una conferenza delle Nazioni sull’emigrazione
Dopo i quanto accaduto domenica scora, col tragico naufragio sulle coste di Steccato di Cutro (QUI), i Consiglieri del Comune di Crotone Marisa Luana Cavallo, Antonella Passalacqua e Fabrizio Meo e la Presidente della Commissione pari opportunità Anna Maria Oppido, hanno deciso di presentare nel corso del previsto Civico Consesso, che è convocato per oggi alle 18.30, una richiesta per indire nella città pitagorica una Conferenza aperta a tutte le nazioni con oggetto l’emigrazione ed il dialogo tra i popoli.
“I recenti fatti, avvenuti sotto i nostri occhi – spiegano i consiglieri - ci sconvolgono tutti ma ci caricano anche di onerose responsabilità. Nella proposta di deliberazione del Consiglio comunale …, sull’onda della spinta emotiva della tragedia avvenuta, sono contenuti elementi di valutazione importanti su specifici aspetti critici delle politiche migratorie, noi però riteniamo che quanto avvenuto debba costituire uno spartiacque definitivo”.
“Mai più, ci ripetiamo, dovrà accadere quanto abbiamo assistito accadere a pochi metri dalle nostre coste, mai più un simile crimine contro l’umanità, contro la storia che vuole Calabria terra di asilo, per uomini in fuga, attracco sicuro per culture ed idee, per popoli che hanno la necessità, la ventura o la costrizione di prendere il mare ed aprire le vele ai fati” aggiungono Cavallo, Passalacqua, Meo e Oppido.
“La nostra regione - proseguono - è terra generosa che ci ha tramandato il significato di ospitalità, di Xenia come la chiamavano i greci, sulle cui sponde si sono mescolate culture e sono nate civiltà che hanno mutato per sempre il mondo ed hanno consegnato al continente europeo un universo valoriale nuovo.”
Per i Consiglieri comunali, dunque, “quanto stiamo vivendo è un fenomeno epocale, planetario, rispetto al quale non possiamo rimanere inerti e non vogliamo essere lasciati inermi. I processi migratori, vanno studiati, compresi e valorizzati. Oggi dobbiamo domandare che i processi decisionali di chi governa siano assunti negli stessi luoghi nei quali, spesso soltanto il fato, decide della vita o della la morte di chi, costretto dalla disperazione, mette la propria vita e quella dei suoi affetti più cari nelle mani di trafficanti senza scrupoli, moderni negrieri.
Secondo Cavallo, Passalacqua, Meo e Oppido tutti insieme si deve quindi pretendere che qui a Crotone, “città il cui nome è conosciuto nel mondo da millenni”, si svolga la Conferenza che si riproponga di consolidare la collaborazione tra gli stati in materia di politica migratoria e che apra una finestra permanente sul dialogo internazionale in materia d’immigrazione, coinvolgendo organizzazioni internazionali, le agenzie delle Nazioni Unite, mondo dell’associazionismo e settore privato.
“Istituzioni religiose, amministrazioni, politica, forze dell’ordine tutti debbono essere chiamati a dare il loro contributo. Non c’è più tempo, ne abbiamo perso tanto troppo e sarà questo un modo per far sì che dal sacrificio di tanti innocenti che oggi piangiamo possa scaturire quella stessa scintilla che spinse Prometeo a sacrificare sé stesso nel nome dell’umanità”, concludono i quattro amministratori.