Serra San Bruno: presentazione ufficiale lista “La Serra”
La lista civica "La Serra", guidata dal consigliere provinciale Giuseppe Raffele, ha fatto l- è scritto in una nota stampa - a sua prima sortita ufficiale nella serata di ieri, in una piazza Monumento gremita di gente ansiosa di conoscere i candidati del movimento e le linee guide del programma amministrativo. All’interno del qualificato ed eterogeneo gruppo politico, si trovano personalità affermate già in seno alle passate amministrazioni, professionisti, imprenditori e volti giovani e nuovi alla politica ma tutt’altro che riempitivi che ben rappresentano, dunque, le varie stratificazioni sociali.
A introdurre l’incontro di ieri sera, l’attivista del gruppo Francesco Scopacasa, che ha condotto il suo intervento partendo da un’analisi del panorama politico nazionale per poi giungere a quello locale. Muovendo dure critiche all’atteggiamento del governo sul prossimo referendum del 12 e 13 giugno, allo scudo fiscale, al federalismo e al piano di rientro sanitario, Scopacasa si è espresso duramente sulla lista avversaria targata Pdl, coerente con la linea politica del governo nazionale e regionale. Scopacasa non risparmia le sue critiche nei confronti del consigliere regionale Bruno Censore, candidato consigliere nella lista "Città degli abeti", accusandolo, dopo lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, di avere minato le sorti di una forte squadra politica, prediligendo la politica e il potere dei pochi.
Antonio Procopio, già consigliere nell’amministrazione uscente, sottolinea “contraddizioni e incoerenze” di alcuni candidati nelle liste avversarie. «Prima – dichiara – subivamo critiche a causa della mancata apertura della piscina. Adesso che si sono accorti che la struttura è funzionante, non sanno dove andare a parare. Si sono permessi – continua Procopio – di gettare fango sul progetto del paese albergo e alla fine, quando è stata assegnata la gestione della prima struttura, ad aggiudicarsela è stato proprio un candidato del Pdl». Nel criticare gli ex consiglieri comunali che hanno voluto lo scioglimento anticipato del consiglio il giovane politico ha illustrato gran parte del programma svolto dalla passata amministrazione, come l’ottenimento dei finanziamenti per il personale Ata, il nuovo Psc, il regolamento degli Usi Civici, gli scambi culturali degli studenti all’estero.
A seguire l’intervento di un altro componente dell’amministrazione uscente, Francesco Bonazza. «Il tanto decantato rinnovamento politico promosso dagli avversari – evidenzia Bonazza – non si attua con i nuovi volti in seno alle liste, ma va attuato nel metodo, non riproponendo la politica obsoleta che promette posti di lavoro inesistenti grazie all’ausilio di "fesserie elettorali"».
Antonio Galeano, dicendo no alle “promesse da marinaio”, ha evidenziato quanto sia importante il già concreto "piano del bosco", criticato dagli avversari e successivamente inserito anche nei loro programmi elettorali, mentre la più giovane del gruppo, Valeria Giancotti, ha parlato di «compattezza di un gruppo che vuole dire basta alle prese in giro».
Massimo Zaffino, candidato nella lista per il gruppo "Serra nel Cuore", ha spiegato la sua scelta per la squadra di Giuseppe Raffele perché questi «è la persona che ha la giusta esperienza politica e le appropriate qualità per amministrare». In ultimo, ha elencato i punti del programma elettorale che più gli stanno a cuore, più precisamente quelli riguardanti il turismo e le politiche sociali a favore delle famiglie meno abbienti.
Cosimo Malvaso, Nazzarena Pupo e Nazzareno Tassone, alla loro prima esperienza politica, hanno espresso la loro felicità nel potere dare il loro contributo all’interno del movimento politico "La Serra". Biagio Vavalà, anch’egli tassello dell’amministrazione uscente, ha sottolineato la necessità di una campagna elettorale fatta di verità. E in merito a questo, Vavalà punta il dito sulle «imprecise, o per meglio dire errate, affermazioni di chi sostiene di pagare le indennità di incarico al personale di staff non tenendo conto dei vincoli di spesa per il personale e di voler creare posti di lavoro all’ente Parco, che ha già un bilancio risicato, tramite il "fondo sollievo" della Regione, peraltro già utilizzato». A conclusione del suo intervento, ha elogiato l’azione della passata amministrazione che ha portato alla stabilizzazione di 8 Lsu, manovra questa, riportata perfino dalle colonne de "Il Sole 24 ore.
Si esprime così, invece, l’altro volto nuovo Walter Lagrotteria: «Bisogna avere una grande fiducia sul senso civico di questa squadra, intenzionata a continuare e migliorare il percorso amministrativo già intrapreso, fatto di cose concrete quali la raccolta differenziata porta a porta e la stazione per il trasferimento dei rifiuti, sito che Serra ha e manca, per fare un esempio, al capoluogo di provincia». In riguardo all’episodio della caduta del consiglio comunale, Lagrotteria sottolinea come a causa di questo “gesto scellerato” non si sia potuto dare corso a importanti progetti già in cantiere.
Attesissimo l’intervento dell’ex sindaco Raffaele Lo Iacono che esordisce con una massima. «Non sono gli uomini che fanno grande il mondo ma le idee. Dico questo – continua – a fronte del grande tributo che la gente ha voluto donarci stasera, per nulla persuasi da quegli uomini che hanno tentato di screditarci con un accordo trasversale che non ha nessuna matrice politica». Lo Iacono, riferendosi alle ultime uscite della lista "Città degli Abeti", sottolinea la «pochezza di informazione da parte di chi vorrebbe risolvere il problema dell’acqua tramite i fondi della "rimodulazione del Patto Territoriale", fondi che ancora aspettano il via da parte di un governo che piuttosto che diminuire le tasse, taglia i trasferimenti erariali destinati ai comuni». Lo Iacono chiude il suo discorso, ricordando le condizioni dell’ospedale San Bruno, che vantava servizi eccellenti quali Tac, reparto di cardiologia, pediatria, chirurgia per acuti e quant’altro, mentre adesso, nonostante la presenza nel consiglio regionale di chi si è fatto garante dell’ospedale, è privo dei servizi essenziali.
A prendere la parola, poi, è stato Bruno Pisani che ha spiegato le ragioni della sua candidatura. «Sono stufo di una politica concepita da pseudo politologi per coltivare il proprio orticello e mirare alle carriere». Il candidato ha poi affrontato il sentitissimo problema dell’acqua, volgendo un duro attacco alla Sorical. «È la Sorical – ha dichiarato – che dovrebbe essere l’unica a farsi carico del problema perché il tutto è dovuto ai vecchi impianti di potabilizzazione che non riescono più a trattare le acque per renderle potabili».
L’incontro con la cittadinanza serrese si è concluso con il discorso del candidato a sindaco della lista “La Serra” Giuseppe Raffele. «Sono soddisfatto – ha esordito – della squadra che abbiamo costituito e di quelli che sono rimasti, gli unici che hanno veramente amministrato, mentre gli altri si prodigavano solamente a spendere il proprio tempo per raccattare qualche incarico professionale per parenti e amici. Invito pertanto questi ultimi a salire sui palchi e fare il resoconto della loro attività amministrativa di questi anni. Oramai è chiara a tutti – continua Raffele – la pochezza di informazione e la scarsa attendibilità del candidato a sindaco del Pdl, che promette 100 posti di lavoro all’ente Parco nonostante il risicato bilancio dello stesso e il già utilizzato "fondo globale per l’occupazione"». Nel concludere il suo intervento, Raffele dimostra la sua attenzione ai temi dell’onestà e della chiarezza. «Qualora dovessi essere eletto aprirò un dialogo costante con il popolo serrese, attraverso la promozione di assemblee semestrali pubbliche, per divulgare la conoscenza degli atti e far partecipare la cittadinanza alla vita amministrativa, prediligendo una politica fatta con spirito di servizio».