Catanzaro. Il Siciliani a sostegno delle donne afghane e iraniane con una maratona di letture
“Occorre essere vigili come sentinelle al presidio di un problema per cui non c’è forse soluzione immediata, ma rispetto al quale non ci si può girare dall’altra parte”.
Con questo intento, mercoledì scorso, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Liceo Siciliani ha preso parte, insieme a molte altre associazioni, movimenti, cittadini e studenti di altre trenta città d’Italia, d’Europa e del mondo, alla Maratona di Lettura a sostegno delle donne dell’Afghanistan e dell’Iran organizzata in tutto il mondo per dare voce alle storie dimenticate di chi in questi paesi sta perdendo ogni diritto.
“Fate sentire la nostra voce, non dimenticateci!” è lo slogan di queste donne che chiedono aiuto contro le attività di repressione dei diritti umani alle quali sono sottoposte.
I regimi temono arte e letteratura per il loro potere rivoluzionario e per la loro costante ricerca della verità che insegna a non restare in silenzio; pertanto, risulta imprescindibile sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti violati e le libertà negate.
Diciotto ragazzi di varie classi si sono avvicendati nella lettura di testimonianze, racconti, poesie e interviste allo scopo di sensibilizzare i giovani sui diritti violati e sulle libertà negate a bambine, ragazze e donne del mondo, per riflettere, denunciare e analizzare la realtà, ma anche per conoscere le parole di coraggio, determinazione, intelligenza e pace con cui le donne, siano esse poetesse, filosofe, giornaliste, scrittrici, educatrici, vogliono costruire nuove società, libere e giuste.
L’evento è stato trasmesso in streaming sul canale youtube di Radio Siciliani e seguito in diretta in ogni classe dell’istituto. Ispirazione e cornice della maratona è stato l’incipit de “Le Mille e una Notte”: così come Shahrazad salvò le donne del paese e se stessa, riuscendo a trovare ogni sera una nuova storia da raccontare, così oggi i ragazzi del Siciliani hanno sentito il dovere di usare l’arte della parola per stare accanto alle donne e a tutti i giovani che stanno cercando di costruire un futuro migliore.
La professoressa Raimonda Bruno, docente referente, ha voluto rivolgere un messaggio speciale: “le letture che abbiamo ascoltato ci hanno imposto di riflettere sul destino delle donne, ma è importante rivolgere un pensiero a chi vive in condizioni meno fortunate, in particolare alle bambine e alle donne che hanno perso la vita nel tragico naufragio di Cutro e alle donne ucraine che stanno vivendo il dramma della guerra. Ci stringiamo intorno a loro e alle donne di tutto il mondo con l’utopia che il mondo possa davvero cambiare”.
Il Dirigente Scolastico, Filomena Rita Folino, ha concluso la mattinata ringraziando tutti per l’impegno profuso e rivolgendo un suo personale messaggio di solidarietà nei confronti delle donne afghane e iraniane nella convinzione che a nessuno possa essere negata la libertà o possano essere violati i diritti.
“I ragazzi hanno letto con forte partecipazione emotiva e le letture sui diritti violati e sulle libertà negate alle bambine, ragazze e donne del mondo, in Iran e Afghanistan in particolare sono arrivate al cuore di tutti. Sono stati momenti di intensa riflessione e di compartecipazione al dolore delle donne, non solo afghane e iraniane, ma di tutte le donne del mondo che vivono in condizioni di sofferenza. La mia speranza è che queste riflessioni non siano solo momenti, ma che accompagnino ognuno di noi per tutta la vita e ci portino a sentire il dovere di stare accanto alle donne e che stanno cercando di costruire un futuro e a un mondo migliore.”