Cieca con la pensione di invalidità: per i militari fingeva, indagata insieme a due medici
Riconosciuta non vedente aveva ottenuto - come avviene solitamente con una patologia simile - la pensione di invalidità riservata ai soggetti affetti da “cecità assoluta”.
Ma secondo i carabinieri di Gioia Tauro, la donna, una pensionata 48enne del posto, avrebbe solo simulato la sua cecità, e per quindici anni. Per questo oggi è stata denunciata in stato di libertà per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato.
I militari l’hanno tenuta sotto osservazione e l’hanno pedinata, e sostengono ora che la donna tenesse dei comportamenti definiti di “estrema dimestichezza e facilità”, come il semplice gesto di “scrolling” sul touchscreen del telefonino, così come fosse assolutamente autonomia nel firmare atti o nel compiere movimenti di quotidiana routine “da non risultare sicuramente di così facile esecuzione anche nello status di non vedente”, affermano gli investigatori.
I carabinieri hanno indagato anche i due medici che, in diverse circostanze, avrebbero certificato l’invalidità della donna: i reati contestati sono quelli di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, oltre che di falso materiale commesso da pubblici ufficiali in atto pubblico, ed in concorso.