San Giovanni, agli studenti un volume illustrato sull’abate Gioacchino
"L’amministrazione comunale che guido sta promuovendo al massimo la figura di Gioacchino da Fiore. Perciò ci rivedremo in tante altre occasioni e continueremo a parlare di lui, che proprio in Sila concepì le sue opere e che, dunque, merita di essere compreso, valorizzato e apprezzato il più possibile". Nella mattinata di lunedì 27 marzo, a tre giorni dagli 821 anni dalla morte di Gioacchino da Fiore, l’ha detto la prima cittadina di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, ai minori che frequentano le scuole elementari e medie della città, cui ha regalato un volume illustrato sulla storia e sull’importanza dello stesso pensatore calabrese, curato proprio dalla sindaca e pubblicato dal Comune silano.
"Insieme alle vostre scuole, noi lavoriamo per raggiungere questo obiettivo, convinti che ciò serva a crescere come comunità, come città e come persone" ha precisato ai bambini la sindaca Succurro. "La mia iniziativa vuole alimentare la vostra curiosità su questo grande abate e teologo, che influenzò perfino il sommo poeta Dante Alighieri e il geniale pittore, scultore e architetto Michelangelo Buonarotti".
"Tra l’altro, il pensiero di Gioacchino ispirò diversi artisti, filosofi, pensatori, movimenti religiosi e, più in generale, fu determinante per lo sviluppo della cultura europea e per la storia delle Americhe" specifica poi la sindaca. "A tale ultimo riguardo, infatti, c’è un saggio scientifico che documenta come la fondazione della città messicana di Puebla de Zaragoza sia riconducibile al pensiero e allo spirito profetico di Gioacchino da Fiore. Allora non esisteva Internet né il telefono cellulare. Capite bene, allora, che parliamo di un uomo di levatura straordinaria".
"L’abate fu peraltro confessore della regina Costanza d’Altavilla, la quale ebbe un ruolo fondamentale nell’educazione del proprio figlio, l’illuminato imperatore Federico II di Svevia" conclude. "Siate sempre orgogliosi di San Giovanni in Fiore, città nobile legata anzitutto a Gioacchino".