Il leader dell’Idv Antonio Di Pietro a Crotone per una conferenza stampa
In una sala consiliare piena, il leader dell’Idv Antonio Di Pietro ha tenuto una conferenza stampa in cui ha trattato vari temi, dalla morte di Bin Laden, alla guerra in Libia, ai referendum, alle elezioni amministrative in Calabria ed a Crotone. Per Di Pietro la guerra non risolve il problema del terrorismo, ma occorrono operazioni più mirate, come ha dimostrato la cattura e l’uccisione del leader di Al Quaeda. Per quanto riguarda i referendum, poi, ha sottolineato il tentativo di sottrarre ai cittadini la possibilità di votare su temi essenziali per il futuro come l’acqua pubblica, il nucleare e il legittimo impedimento. Infine, poi, ha sottolineato come l’Idv è nata spontaneamente come i fiori di campo, in cui, purtroppo, nascono anche i cardi spinosi che fanno male, come qualche Scilipoti. Di Pietro ha proseguito il suo tour anche per Cosenza e Catanzaro.
"Invitiamo tutti i cittadini a votare il 12 e 13 giugno per il referendum. C'e' un'altra disinformazione che sta passando, che ormai con la legge che avrebbero fatto sulla moratoria alle centrali nucleari non ci sarebbe piu' bisogno del voto referendario". Lo ha detto il leader di Italia dei valori, Antonio Di Pietro. "Non e' vero - ha aggiunto - che non si va a votare. Stanno cercando di non votare su un quesito perche' non vogliono che si raggiunga il risultato sugli altri". Noi siamo convinti che la pace si puo' raggiungere solo con la cooperazione internazionale". Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, parla della guerra in Libia da Crotone, da dove ha cominciato il suo tour nelle province calabresi per una serie di appuntamenti elettorali, alla vigilia del voto alla Camera sulle mozioni presentate dalle forze politiche."Idv -ha ribadito- ha una posizione molto chiara che impegna il governo del nostro paese a non portare azioni di guerra preventiva nei confronti della Libia e del popolo libico". Di Pietro si e' soffermato sulla necessita' di limitare la partecipazione dell'Italia alle operazioni dirette dalla Nato in Libia. "Al di fuori di questi limiti - ha sottolineato - riteniamo che l'azione militare porti ad una escalation di violenze con il rischio di una guerra globale e l'allontanamento reale delle prospettive di pace". "Abbiamo di fronte le elezioni amministrative e i referendum, che sono due momenti importanti per cambiare il volto della politica nel nostro Paese e fare in modo che, ad incominciare dai Comuni e poi proponendo un diverso governo, si possa pensare piu' all'interesse dei cittadini e non agli interessi personali'. Lo ha detto Antonio Di Pietro rispondendo a Crotone alla domanda se si aspettasse che Berlusconi si sarebbe presentato oggi in aula a Milano, al processo Mediatrade. "Non si puo' tenere impegnato il Parlamento - ha aggiunto - per leggi che non servono ne' all'economia ne' al rilancio del lavoro ne' alla tutela dell'ambiente e della sicurezza, che sono gli interessi fondamentali del Paese".