80anni fa i tragici bombardamenti, a Reggio si ricordo il vescovo Montalbetti

Reggio Calabria Tempo Libero
Enrico Montalbetti

Con un incontro sul tema “Enrico montalbetti Pastore Educatore e Guida”, che si terrà martedì 4 aprile alle 17,30 presso lo Spazio Open, l’Associazione Culturale Anassilaos, insieme con lo stesso Open, ricorderà - a ottanta anni dalla tragica morte avvenuta il 31 gennaio del 1943, nel corso di un raid aereo delle forze anglo-americane - la figura dell’Arcivescovo reggino.

A relazionare la Prof.ssa Domenica Calabrò, Docente di religione cattolica (IRC) presso l’Istituto Comprensivo G. Galilei-Pascoli e presso l’Istituto Comprensivo De Amicis-Bolani di Reggio Calabria, che al presule ha dedicato nel 2009 un testo particolarmente significativo per meglio comprenderne la figura “L’educazione cristiana nel pensiero di Enrico Montalbetti”.

Introdurrà Fabio Arichetta, socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria nonché responsabile Centro Studi Storici Anassilaos “R. Romeo”.

L’incontro apre le commemorazioni dell’80° anniversario dei bombardamenti aerei che nella primavera-estate del 1943, a partire dal 6 maggio, funestarono la città dello Stretto e la sua provincia provocando decine di migliaia di vittime, e che avranno inizio giovedì 4 maggio presso la Villetta della Biblioteca “Pietro De Nava” con una mostra sul tema “Reggio in guerra. Maggio/settembre 1943” e un incontro a più voci teso a ricostruire gli eventi di quei tragici mesi inseriti nel più generale contesto della 2a Guerra Mondiale che ormai toccava il territorio nazionale.

Montalbetti e il marchese Ramirez, insieme ai familiari e agli amici di quest’ultimo, furono le prime vittime di quella attenzione militare rivolta alle coste della Calabria e della Sicilia in previsione dello sbarco nell’isola avvenuto poi il 10 luglio del 1943 (la cosiddetta operazione Husky).

Montalbetti resse la diocesi reggina, quale successore di Carmelo Puja, per pochi anni (settembre 1938-gennaio 1943) eppure il suo fu un compito particolarmente complesso e positivo soprattutto sul piano pastorale.

Gli Scritti Pastorali raccolti da Vincenzo Lembo testimoniano l’alto livello di maturazione della sua personalità e l’avanzato sviluppo del suo pensiero, sia sul piano teologico-pastorale che su quello pedagogico-educativo.

In essi si rivela la ricchezza di un uomo che ha sentito profondamente la sua missione di evangelizzatore ed ha cercato di viverla fino in fondo soprattutto nell’ambito giovanile.

Ai giovani ha sempre rivolto una particolare attenzione come attesta il suo testamento spirituale: «Vorrei avere un'altra vita per darla ai giovani

Ha sempre stimolato ad un cosciente e deciso impegno di migliorare, di costruire qualcosa che aiuti se stessi e gli altri ad operare un’adesione sempre più personale a Cristo; a maturare una maggiore mentalità di fede per realizzare, pur nell’esperienza dei propri limiti, il superamento di tutto ciò che pone resistenza alla realizzazione della propria missione e vocazione.