Calabria d’Autore presenta: Archeologia del Gelato, storia del primo gelato tipico
Si preannuncia una serata di grande interesse, quella di Domenica 16 Aprile, alle ore 18.45, presso la sede di Incontriamoci Sempre, all'interno della Stazione FS di Santa Caterina di Reggio Calabria.
"Assieme alla storia dell'archeologia del gelato, raccontata dal Prof. Daniele Castrizio - dichiara il presidente Pino Strati - assisteremo alle fasi di preparazione del gelato a cura del maestro Paolo Caridi, attraverso blocchi di ghiaccio preparati appositamente per l'occasione. A seguire, degusteremo la granita preparata con sciroppi naturali ricavati dagli agrumi Calabresi, come arance, limoni, clementine, bergamotti e edri."
"La storia del gelato e dalla granita è più antica di quanto si pensi, - racconta lo storico Daniele Castrizio - nella Bibbia troviamo la menzione di una bevanda ghiacciata con latte di capra e neve che Isacco preparava per suo padre Abramo, come ristoro dal caldo. Nel V secolo a.C., secondo le fonti, ad Atene era in uso il melikraton, l’antenata della granita preparata con il miele e succo di melograno mescolati a neve o ghiaccio. Un grande impulso fu dato nel I secolo d.C., grazie alle raffinatezze della cucina imperiale, che conobbe uno dei suoi massimi con Nerone, per il quale si ricorda che facesse servire macedonie e dolci di frutta, rinfrescati con miele e neve, secondo l’uso greco".
"Nella Sicilia medievale e sullo Stretto, probabilmente prima della conquista islamica del IX secolo, si gustavano gli sherbet, da cui scirubetta, preparate con succhi di frutta distillati al gusto di limone, arancia, melograno, ciliegia, tamarindi e ciliegie. Per raffreddare queste preparazioni, in Sicilia si utilizzava la neve dell’Etna, mentre a Reggio si usava quella dell’Aspromonte, al fine di congelare queste bevande in dei recipienti, che poi venivano addolcite con della canna da zucchero importata dalla Persia", conclude.
Per l'occasione sarà presente anche una rappresentanza di pasticcieri Reggini dell'APAR.