Morano Calabro: Festa della Bandiera 20, 21 e 22 maggio prossimi

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Fervono i preparativi per l’edizione 2011 della Festa della Bandiera. La rievocazione in costume dell’epica battaglia sostenuta e vinta dai moranesi intorno all’anno 1000 dell’era cristiana per affrancarsi dal giogo saraceno, riproposta nei giorni 20, 21 e 22 maggio prossimi, ritorna nel periodo classico di svolgimento, quello, cioè, in cui la collocano le fonti storiche disponibili. La manifestazione, intrinsecamente connessa alla ricorrenza del santo patrono della città, Bernardino da Siena - anch’egli prodigo di favori nei confronti di questa “devota popolazione” e del paese, per averne, nel 1496, mediante una prodigiosa apparizione, evitato il saccheggio per mano del condottiero spagnolo Consolavo di Cordova.

Molte le novità rispetto al passato. Innanzitutto la location: il recente restauro del Castello medievale consente di ubicare “prioritariamente” in quell’area le attività ludico-culturali che rendono originale la kermesse. Botteghe artigianali, stand, esibizioni artistiche ruoteranno, infatti, essenzialmente nei pressi del maniero e nei vicoli ad esso adiacenti. Ad ogni modo, informazioni più specifiche e dettagliate in ordine alla logistica e all’allestimento dei caratteristici siti espostivi si potranno facilmente reperire nel sito internet del Comune di Morano o semplicemente contattando la Segreteria dell’Ente.

Poi c’è di nuovo l’idea di voler assegnare al mese di maggio una funzione importante nell’ambito della promozione turistica della località; «arricchendolo – riferisce il vicesindaco nonché assessore alla Cultura Rosanna Voto – di altre iniziative, come la Nuit des Musées ed alcune celebrazioni di carattere religioso». «E in futuro al fine di destagionalizzare le presenze di visitatori nel nostro borgo – aggiunge l’esponente dell’esecutivo Di Leone - puntiamo ad incrementare l’offerta con avvenimenti di grande spessore».

La fattispecie del programma, in via di perfezionamento, prevede il contributo di diversi gruppi: sbandieratori, pistonieri (esperti conoscitori nonché utilizzatori di antiche armi da fuoco), artisti di strada, cortei in costume d’epoca. Quest’ultimi, costituiti da un folto numero di comparse, presentano alcune sostanziali variazioni in ordine al percorso: la sfilata che segue la suggestiva riunione dell’insediamento del seggio partirà dal monumentale Chiostro di San Bernardino e raggiungerà all’imbrunire la rocca che imponente sovrasta l’abitato. La seconda parata, invece, inverte il tragitto, ossia origina dal castello e termina nelle adiacenze della vetusta struttura bernardiniana.

«Abbiamo voluto riposizionare l’evento in maggio – spiega la Voto - a cavallo della ricorrenza del Santo Patrono, altrettanto rilevante per la nostra comunità e non priva di fascino e di intrinseci fattori antropologici e sociologici radicati nella cultura del popolo moranese. I valori fondanti di un popolo non possono prescindere dalla conoscenza della propria identità. L’obiettivo di una iniziativa di tal foggia, oltre a voler vivacizzare il tessuto socioeconomico, in fondo è anche soprattutto quello di riscoprire contingenze storiche trasposte scenograficamente in un’epoca distratta e dimentica delle proprie origini».