“Una boccata d’arte”, A Santa Severina intervento di Mohsen Baghernejad Moghanjooghi
Dal 24 giugno al 24 settembre prossimi torna “Una Boccata d’Arte”, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes.
Ogni anno 20 borghi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con la storia e le tradizioni del luogo e di chi lo abita. Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi.
Nell’ambito di questa quarta edizione, per la Calabria sarà il borgo di Santa Severina, nel crotonese, a ospitare un intervento d’arte contemporanea realizzato dall’artista iraniano Mohsen Baghernejad Moghanjooghi, coordinato da Vincenzo Costantino per Altrove.
Con circa 2.500 abitanti, Santa Severina è arroccata su un’altura rocciosa che domina la Valle del Neto. Qui, su invito dei promotori dell’iniziativa, Moghanjooghi trascorrerà un periodo di residenza entrando in relazione con la storia del borgo e con i suoi abitanti.
Convogliando le peculiarità del luogo e la propria ricerca personale, l’artista restituirà alla comunità un intervento inedito prodotto in relazione al territorio e all’esperienza vissuta, visibile per l’intera estate.
Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che di regione in regione promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto le caratteristiche del territorio, la storia e le tradizioni locali attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea.
È un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni.
Rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, è l’obiettivo di Una Boccata d’Arte, per attivare un processo creativo inclusivo e creare una stretta connessione tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali, che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale.
“È un momento molto intenso, di grande fermento, per Fondazione Elpis: in questi mesi sta prendendo avvio la quarta edizione di Una Boccata d’Arte e dallo scorso autunno abbiamo inaugurato la nostra sede a Milano” spiega Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Un passo importante nato dalla volontà di creare un punto di riferimento stabile e di collegamento fra tutti i luoghi, gli artisti, le persone che abbiamo incontrato in questi anni. Una preziosa rete, umana e professionale, che vogliamo continuare ad alimentare attraverso processi di scambio e di condivisione in Italia e all’estero, a partire dalla straordinaria esperienza di Una Boccata d’Arte, insieme ai progetti di mostre e residenze che promuoviamo. Sarà sicuramente emozionante scoprire l’edizione di quest’anno, le opere e le connessioni sul territorio da cui sono scaturite e farsi sorprendere da nuovi luoghi. Un ringraziamento particolare va ai sindaci e alle amministrazioni locali che in alcuni casi si candidano spontaneamente per partecipare a Una Boccata d’Arte e valorizzare il proprio territorio attraverso lo sguardo inedito degli artisti”.
“Fin dalla prima edizione, la ricerca e la selezione degli artisti partecipanti è stata guidata dal desiderio di fornire una preziosa occasione di espressione principalmente a giovani artisti, sicuri che fossero capaci di centrare uno dei grandi obbiettivi di Una Boccata d’Arte: diffondere arte con alta qualità di ricerca in quei borghi - perle del nostro paesaggio - spesso lontani dai circuiti di mostre d’arte contemporanea”, racconta Maurizio Rigillo, Direttore di Galleria Continua. “Poniamo quindi sempre grande attenzione alle combinazioni borgo-artista, cercando di guardare sia alla specificità dei luoghi sia alla ricerca condotta da ciascun artista. Edizione dopo edizione, ne è scaturito un mosaico di opere eccellenti, che hanno saputo trarre ispirazione dalle realtà locali, coinvolgere gli abitanti, creare meraviglia e stupore nei visitatori, confermando quanto sia peculiare nella creazione dell’opera il contesto fisico e di relazione con le persone. É così che, già alla quarta edizione, Una Boccata d’Arte è diventata un atteso appuntamento annuale per l’arte contemporanea in tutto il Paese, e siamo entusiasti di continuare a collaborare per questo progetto”.
“Anche quest’anno siamo felici di prendere parte a Una Boccata d’Arte, progetto con il quale, sin dalla prima edizione, condividiamo visioni e metodologie” spiega il team curatoriale Threes. “Il campo d’indagine dei progetti da noi curati mette in relazione la componente sonora con il tema dell’ecologia, nel confronto con il territorio di ciascun borgo. Svilupperemo tre interventi site specific in Lombardia a Gardone Riviera (BS), in Piemonte a Vermogno - frazione di Zubiena (BI) e in Valle d’Aosta a Fénis (AO), coinvolgendo artisti che integrano una forte componente sonora all’interno della propria pratica. Rispettivamente: Jacopo Benassi, artista affermato e da sempre punto di riferimento della cultura underground, è anche conosciuto per le sue performance di estrema intensità; Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, insieme come Invernomuto, portano avanti una ricerca visiva e sonora fortemente sperimentale sia come singoli individui che come duo; Stefanie Egedy, artista nata a San Paolo, Brasile, vive a Berlino, esplora l’interazione tra corpo, basse frequenze e subwoofer”.
Una Boccata d’Arte è il progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, in reazione alla pandemia, per dare un segnale di incoraggiamento alle comunità locali e creare allo stesso tempo opportunità di espressione per artisti emergenti e affermati.
Oggi Una Boccata d’Arte è un appuntamento consolidato che ogni anno coinvolge 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio regionale, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte e del turismo. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari.
L’iniziativa alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno più ampia: a oggi sono stati coinvolti 80 comuni e 80 artisti, insieme a sponsor tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo rendono possibile la realizzazione degli interventi. A ogni edizione di Una Boccata d’Arte sempre più borghi si candidano per partecipare al progetto e negli ultimi tre anni, grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ben venti installazioni sono diventate permanenti