Csen Calabria: lo sport come veicolo di inclusione sociale, al via dieci progetti
Lo sport come veicolo di inclusione sociale. È da sempre l'idea del Comitato Regionale del Centro Sportivo Educativo Nazionale, che, coadiuvato dall'Ufficio C.S.E.N. Progetti Catanzaro, si è fatto promotore di tre progetti, finanziati a livello nazionale dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che hanno preso il via in Calabria con l’obiettivo di coinvolgere, mediante dieci percorsi progettuali attivati, ben duemila cittadini fra bambini, ragazzi, adulti e over 60.
“I vivai dello sport”, rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 10 e i 14 anni, consente di svolgere attività multi-sportive e sociali nei costituiti “vivai dello sport per tutti” in ciascuna area territoriale coinvolta, attraverso le Asd ed Ssd coordinate dal Csen; "Sport di squadra - promuovere l’inclusione dentro e fuori le scuole”, promuove la pratica motoria per gli alunni dai 3 ai 14 anni, con il coinvolgimento delle famiglie e degli studenti universitari, secondo una logica di inclusione sociale e di pari opportunità, con particolare riferimento alle condizioni di fragilità socio-economica; “MiGioAct - Mi muovo, gioco, sono attivo" si prefigge di incentivare occasioni di pratica sportiva per le donne e gli uomini over 60.
Dunque, tre progetti che si pongono l'obiettivo di promuovere l'attività sportiva fra le diverse generazioni, garantendo la possibilità a tutte le categorie, anche e soprattutto a quelle più fragili, di svolgere attività fisica.
Attraverso tali percorsi, il Csen Calabria intende riempire di identità, di sport, di valori gli spazi sia fisici che sociali. Un vero e proprio piano sociale di carattere regionale che prevede l'attivazione delle società e associazioni sportive dilettantistiche, la formazione di istruttori, il coinvolgimento degli attori istituzionali, l'avvio di scuole attive e formative.
L'Ufficio Progetti Catanzaro, che in primis ha svolto un'attività di concezione, avvio e pianificazione, affianca tutte le realtà coinvolte, garantendo il perseguimento degli obiettivi cui sono finalizzati i progetti: promuovere l'alfabetizzazione motoria, l'autonomia, la creatività e la socializzazione; favorire situazioni di apprendimento in cui ogni alunno, nel rispetto delle proprie capacità, abbia la possibilità di esprimersi, sperimentare e divertirsi senza essere discriminato.
Inoltre: incentivare la partecipazione alle attività sportive; favorire la cooperazione; rafforzare l'inclusione sociale; sviluppare corretti comportamenti relazionali, attraverso esperienze di gioco e avviamento allo sport; promuovere, attraverso l'attività sportiva, uno spirito di sana competizione e il valore del rispetto di regole concordate e condivise; valorizzare esperienze motorie che portino a corretti e salutari stili di vita.
"Per annullare le barriere culturali, sociali, umane serve esempio, tenacia, trasparenza nei fatti e, ancora, un grande lavoro di squadra. Con il gioco di squadra lo sport si apre davvero a tutti, diventa comunità. Anni fa ci siamo promessi di aprire le porte a uno sport inclusivo, uno sport che non conosce barriere di alcun genere, e, a distanza di tempo, possiamo appurare che le nostre idee stanno trovando realizzazione", ha affermato il presidente del Comitato Regionale, Antonio Caira, in sintonia con il presidente del Comitato Provinciale di Catanzaro e membro nazionale, Francesco De Nardo, il vicepresidente regionale Csen e presidente del Comitato Provinciale di Vibo Valentia, Luigi Papaleo, e il presidente del Comitato Provinciale di Cosenza e responsabile nazionale settore danza, Giuseppe Tarantino.