Peste suina. Regione: “no ad allarmismi”, attivati tutti i protocolli per eliminare malattia

Calabria Salute

Dopo la notizia su un caso di peste suina africana accertato su un cinghiale nella campagne di Cardeto (QUI) - notizia che ha destato particolare allarme tra gli allevatori e i produttori di salumi della provincia dello Stretto - la Regione Calabria fa sapere che in base al Piano Regionale di Interventi Urgenti per la prevenzione e la sorveglianza proprio della peste suina di cui si è dotata dall’agosto del 2022, l’ente si è immediatamente attivato segnalando il fatto all'Istituto Zooprofilattico, che ha provveduto a confermare il test eseguito in prima istanza e sta completando tutto l'iter diagnostico del caso.

Gli uffici del Ministero della Salute competenti e del commissario di governo per la peste suina africana sono stati informati per applicare le azioni conseguenziali previste dal manuale operativo per le emergenze.

Per attuare una strategia complessiva per l’eliminazione della malattia dal territorio reggino, su iniziativa della struttura regionale, e d'intesa col commissario nazionale PSA, si è quindi attivata immediatamente tutta la struttura tecnica composta dalla Direzione Generale del Dipartimento Tutela della Salute; dal Commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria; dai Servizi Veterinari Asp, Autorità competente locale in materia di PSA; dal Ministero della Salute e dall'Izsm, l’Istituto Zooprofilattico per il Mezzogiorno.

Nella giornata di ieri, sabato 6 maggio, nella sede dell'Asp del capoluogo dello Stretto, si è tenuta una riunione tecnica presieduta dal Commissario nazionale PSA, “che ha elogiato la tempestività e correttezza degli interventi adottati dalla Struttura regionale e fornito i primi elementi a carattere normativo ed organizzativo”, viene fatto rilevare dall’Ente.

I lavori sono proseguiti con l'intervento del Responsabile del Cerep, il Centro di Referenza nazionale, con l’aiuto del quale sono state predisposte tutte le direttive necessarie per produrre gli atti conseguenziali da porre in essere nei prossimi giorni. “Il tutto si è svolto in un clima di cooperazione che porterà a fronteggiare la malattia con la dovuta efficacia”, fa sapere Iole Fantozzi, direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute e servizi socio-sanitari della Regione Calabria.