Il Tdr di Salerno ripristina l’interdizione da avvocato per Marcello Manna
Il Tribunale del riesame di Salerno ha ripristinato a carico del sindaco di Rende, Marcello Manna, il divieto di esercitare la professione forense per un anno.
La misura decisa dai giudici campani, con la quale in accoglimento dell’appello del Pm veniva annullata l’ordinanza del Gip che aveva revocato l’interdittiva, è divenuta definitiva dopo la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione il 5 maggio scorso e che ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dai difensori di Manna.
Il sindaco è accusato, in qualità di avvocato, di aver concluso, nel maggio del 2019, un presunto accordo corruttivo col giudice Marco Petrini - personaggio centrale nella nota inchiesta Genesi (QUI) - all’epoca in servizio presso la Corte d’Appello di Catanzaro.
Accordo che avrebbe avuto il fine di ottenere l’assoluzione e la scarcerazione di un suo assistito, Francesco Patitucci, già condannato in primo grado a 30 anni di reclusione (QUI) essendo ritenuto il mandante dell’omicidio di Luca Bruni, ammazzato a Castrolibero nel 2012.
Il processo di merito a carico di Manna pende davanti al Gup di Salerno, avendo scelto entrambe gli imputati di essere giudicati col rito abbreviato. L’ordinanza è stata eseguita oggi dal nucleo Pef della Guardia di Finanza di Crotone.