Maltrattamenti in famiglia: 40enne condannato a sei anni e mezzo
I reati di cui si sarebbe reso responsabile sono pesanti: maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, violenza sessuale fino alla corruzione di minore. Altrettanto pesante la pena, tranne che per quest'ultimo caso, inflitta dal tribunale collegiale di Vibo Valentia presieduto da Giancarlo Bianchi, che ha condannato il padre padrone A.C., residente in un paese delle Serre vibonesi, alla pena di 6 anni e mezzo di reclusione, disponendone l'interdizione dai pubblici uffici e il risarcimento da liquidarsi in separata sede in favore della parte civile. Il pm Alessandro Pesce aveva chiesto una condanna a 8 anni. I fatti si sarebbero svolti in un arco temporale che va dal dicembre 2004 al giugno 2007. Secondo il tribunale l'uomo si sarebbe reso protagonista di una serie di violenze di carattere fisico e psicologico nei confronti della moglie: dalle scenate di gelosia alle vie di fatto, picchiandola anche in presenza della figlia minorenne e costringendola piu' volte ad avere rapporti sessuali anche mentre era in stato di gravidanza. E come se non bastasse: calci, pugni e anche l'uso della cintura dei pantaloni, tutto pur di piegare la volonta' della donna alla sua. Una serie di azioni che hanno portato appunto il tribunale collegiale di Vibo ad emettere la condanna a sei anni e mezzo di reclusione.