Provincia Crotone, riunione su progetti Sai ed il Sistema di accoglienza
Nei giorni scorsi, convocata dal residente Sergio Ferrari, si è svolta nella Sala Giunta della Provincia di Crotone una riunione per fare il punto ed analizzare Sai ed il Sistema di Accoglienza.
La Provincia di Crotone dal 2006 è Ente capofila di un progetto nell’ambito del Sistema di Accoglienza ed Integrazione (Sai), ex Sprar, a favore di richiedenti asilo e rifugiati, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore e la cooperazione di enti locali del territorio.
Con gli Enti facenti parte della rete nazionale del SAI, l’Amministrazione provinciale ha avviato una proficua collaborazione che, grazie al contributo degli enti attuatori individuati, ha consentito il raggiungimento di importanti risultati nel campo della promozione e diffusione della cultura dell’accoglienza nel territorio.
La riunione, alla quale hanno partecipato, il presidente Sergio Ferrari, per la Provincia il Dirigente del Settore Alfonso Cortese, la responsabile del Servizio Pari Opportunità, Immigrazione, nonché responsabile del Progetto Sai che fa capo alla Provincia di Crotone, Filomena Foresta, per il Comune di Crotone l’Assessore Filly Pollinzi e Monica Faccioli, per il Comune di Carfizzi il Sindaco Mario Antonio Amato, per il Comune di San Nicola l’assessore Luigi Rizzuti, per il Comune di Isola Capo Rizzuto il consigliere Raffaele Gareri, per la Cooperativa Agorà il Gregorio Mungari Cotruzzolà e dFrancesca Rocca, per la Coop. Baobab Antonio Pancari, per la Coop. Kroton Community la dott.ssa Alba Amato, per la Prociv Arci Isola di Capo Rizzuto Anselmo Rizza e la Marianna Barilari, per la Coop. Agape Francesco Vizza, l Vincenzo Falcone e Adolfo Tilelli, è stata voluta dal presidente Ferrari per verificare e concordare misure di tutela e integrazione per richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale nell’ambito dei Progetti SAI.
Si è trattato di un momento di confronto, funzionale all’individuazione di azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi del progetto e per la proposizione di eventuali correttivi alla gestione.
“È necessario – ha spiegato il Presidente dell’Ente Intermedio Ferrari - mettere in campo nuove azioni, vi è l’esigenza di un’attività di organizzazione non disgiunta da formalizzare con un accordo.
L’attività di coordinamento sarà strumento sia per aprire interlocuzioni con le istituzioni affinchè si facciano carico delle problematiche, ma anche per far emergere che il sistema funziona grazie ai professionisti che vi operano afferenti sia agli enti locali, titolari dei progetti, che agli enti attuatori.”