Valentia in festa, più di dodicimila persone nella tre giorni inaugurale
Si è conclusa, riscuotendo un grande successo, la tre giorni inaugurale di Valentia in festa, il festival itinerante più importante del Sud Italia, organizzato da Associazione Valentia. In tre giorni, più di 12mila persone hanno partecipato alle conferenze ospitate nel Valentianum di Vibo Valentia.
Sono stati invece circa sessanta gli ospiti del Festival del Sud. Quindici di loro hanno ricevuto il Premio Nazionale Protome: Pino Maniaci, Ismaele La Vardera, Fabio Mini, Serena Codato, Joe Bastianich, Serena Dalla Chiesa, Luigi Contu, Agnese Pini, Massimiliano Latorre, Vittorio Sgarbi, Piera Maggio, Roberto Napoletano, Marco De Giorgi, Stefano e Serena Andreotti, Claudio Martelli.
Nello splendido chiostro del Convento di San Domenico, - risalente al XVI secolo e oggi denominato Valentianum, il pubblico e gli studenti degli istituti scolastici della provincia di Vibo Valentia hanno potuto apprezzare le opere del museo Limen presso la Camera di Commercio di Vibo Valentia, la mostra degli artisti della Bottega Limen ed hanno avuto la possibilità di partecipare ai laboratori creativi organizzati da “Mamma che Festa”, alle letture ad alta voce organizzate dal Sistema Bibliotecario Vibonese e ai laboratori di ceramica organizzati dagli artisti della bottega Limen.
Oltre alle centinaia di volontari dell'Associazione Valentia, l'evento ha visto il coinvolgimento attivo anche di migliaia di studenti, in particolare modo quelli dell'Ipseoa Gagliardi, coinvolti nell'accoglienza del pubblico e degli ospiti.
L'evento è stato inaugurato dai saluti della Vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picerno, che ha dichiarato: "Mi preme sottolineare il grande contributo che la vostra iniziativa dà alla vita culturale italiana, alla vita culturale europea. Il Festival del Sud è davvero tra le più belle voci del nostro Mezzogiorno, è un’anima itinerante che ridà voce e bellezza al territorio, coniugando una dimensione regionale con una dimensione, invece, più ampia, internazionale".
Vittorio Sgarbi è stato il superospite di questa sesta edizione. Il sottosegretario alla Cultura, che ha definito Valentia in festa "il salone del libro del Sud Italia", ha presentato il suo libro Canova e la bella Amata. L’autore con la sua prosa elegante, restituisce Canova alla sua grandezza in continuità con Raffaello.
Sgarbi racconta la vita, le passioni e le opere di Antonio Canova: acclamato in vita, amato dai potenti, vittima di decisive stroncature come quella di Roberto Longhi, riscoperto nel Novecento.
Dalla Venere italica alle Tre Grazie, dalla Pace di Kiev all’abbraccio di Amore e Psiche, fino al ritratto di una donna misteriosa. Un viaggio che mostra non solo la grandezza e unicità di Canova, ma anche quanto il genio di Possagno sarà un punto di riferimento (più o meno consapevole) dell’arte a venire.
Anthony Lo Bianco, Presidente dell'Associazione Valentia, ha ringraziato "tutti coloro che hanno reso possibile l'evento, dagli organizzatori ai volontari, dagli artisti ai partner, senza i quali non sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato straordinario. In questa sesta edizione del festival abbiamo scelto di coinvolgere i giovani studenti della provincia di Vibo Valentia e di dar loro modo di interloquire con grandi professionisti, protagonisti di innovazioni e impegno quotidiano. Questo festival ribalta il senso incompleto e spesso distorto di tante etichette che negli anni sono state assegnate alle nuove generazioni, principalmente per chi nasce e cresce nel mezzogiorno d’Italia".
"Faccio parte di una generazione - ha poi proseguito - che non si è mai tirata indietro e che ha messo le proprie competenze al servizio della comunità: i tanti volontari della nostra Associazione ne sono la prova. Non possiamo rendere migliori la nostra terra e il nostro futuro da soli. Abbiamo bisogno di costruire ponti e di una forte integrazione europea. L'obiettivo dell’Europa è il nostro: quello di costruire un futuro più verde, più inclusivo e più digitale. In una parola: migliore. Facciamolo tutti insieme, per dare una prospettiva europea al nostro territorio".
"La grande partecipazione dei giovani al Festival dimostra quanto la passione per la cultura, la musica e l'intrattenimento sia ancora viva e pulsante nella nostra generazione. Ripartiamo con una consapevolezza rinnovata, carichi di energia e ispirazione dopo aver condiviso momenti indimenticabili insieme. Il festival ha dimostrato che i giovani sono la forza trainante del cambiamento e dell'entusiasmo, pronti a fare la differenza nel mondo attraverso l'impegno attivo. Siamo sicuri che questa esperienza ci ha arricchito e ci spinge ad affrontare nuove sfide con fiducia e passione" ha concluso Lo Bianco.