Giovane morto a Vibo, una condanna e due assoluzioni
Due assoluzioni ed una condanna. E' questo l'esito della sentenza del tribunale monocratico di Vibo Valentia, presidieduto dal giudice Cristina De Luca, nei confronti dei tre medici coinvolti nella morte di Salvatore Cossu, il giovane di 19enne di Vena di Ionadi deceduto il 5 dicembre del 2003 per un tumore alla regione lombare. Condannato a quattro mesi (e 150mila euro di provvisionale) il dottore Gaetano Grillo, medico di base della famiglia Cossu, Per lui, come per gli altri colleghi - il fisiatra dell'ospedale di Soveria Mannelli, Egidio Laraia e il radiologo dello "Jazzolino" di Vibo, Lucio Luciano', l'accusa quella di omicidio colposo. Ma per Laraia e Luciano' il tribunale ha deciso per l'assoluzione piena. Nella requisitoria del 20 aprile scorso, il procuratore Mario Spagnuolo aveva chiesto per i tre, la condanna a un anno e quattro mesi ciascuno.