Stop ad ambulanti. Associazioni crotonesi: “al più presto provvedimenti adeguati”
“L’applicazione dell’ordinanza con cui il Sindaco ha vietato agli ambulanti che operavano nei pressi di Piazza Pitagora e sul lungomare cittadino di svolgere la propria attività sostanzialmente per questioni di incolumità pubblica, sicurezza e decoro urbano, sta determinando una situazione particolarmente grave”.
Esordisce così una lettera aperta invia al primo cittadino di Crotone, siglata congiuntamente da diciannove associazioni della città pitagorica. L’accento viene posto dunque sulla situazione degli ambulanti che, puntualizzano i firmatari, sono per lo più provenienti da altri Paesi, “persone che, come la recentissima strage di Steccato di Cutro (QUI) ci ha ricordato, spesso fuggono da situazioni disperate e che con grandi sacrifici, non solamente economici, cercano di costruire un futuro per sé e per le proprie famiglie nell’alveo della legalità, attraverso il commercio, evitando situazioni di illegalità e rifiutando contesti criminali. Sono tutti nostri concittadini”.
“In questo quadro - prosegue la lettera - non si comprende il motivo per il quale, anziché programmare specifiche soluzioni che potrebbero consentire agli ambulanti di svolgere la propria attività correttamente anche nelle zone di maggiore frequentazione cittadina, come il centro ed il lungomare, l’amministrazione comunale si sia limitata ad una mera e sterile azione repressiva, il cui esito scontato è solamente quello di creare maggiore disagio, maggiore precarietà e gravi ripercussioni sulla quotidianità di queste persone e delle loro famiglie”
La associazioni ritengono necessario evidenziare, poi, come queste persone, “questi fratelli, abbiano sempre contribuito al benessere della comunità fino a compiere anche atti di eroismo come, ci sembra giusto ricordarlo, avvenne nel dicembre 2018 quando l'ambulante Musatfa El Aoudi, poi insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica, salvò la vita alla Dott.ssa Calindro brutalmente aggredita nei pressi dell’ospedale cittadino”.
“Dal nostro punto di vista - viene precisato - è fondamentale ed urgente affrontare questa situazione e pertanto chiediamo ai consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, al Sindaco ed a tutta l’amministrazione comunale, di assumere al più presto provvedimenti adeguati alla problematica qui nuovamente rappresentata, onde evitare che un contesto già fragile come quello cittadino sia ulteriormente indebolito da una condizione di degrado che potrebbe essere agevolmente superata”.
La lettera è stata firmata da: Arci Crotone Aps, Associazione A. Maslow, Caritas Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, Legacoop Calabria KR, Mensa dei poveri “Padre Pio”, Cooperativa Kroton Community, Libera Crotone, Cooperativa Access Point, Associazione Arci Gli Spalatori di Nuvole Aps, Associazione Culturale Nikol Ferrari - "La Vita in un Dono" ODV, ANPI Crotone, Associazione Terra e libertà, Associazione Arci Il Barrio Aps, Associazione Libere Donne, Associazione Codici Calabria, Associazione Movimento per la Difesa dei Diritti dei Cittadini, Cooperativa orizzonti Nuovi, Cooperativa Baobab, Associazione Prociv Arci Isola Capo Rizzuto