Crotone, arrestato il latitante Giulio Santoro
Nella tarda serata di ieri, a Crucoli, i Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone hanno arrestato Giulio Santoro, 37 anni, di Cirò Marina. L’uomo era latitante, evaso l’8 aprile scorso dal carcere di Bologna. Santoro, figlio del più noto Giovanni, meglio noto come fortezza, ucciso a colpi d’arma da fuoco nel 1977 a Cirò Marina, stava scontando una condanna a trent’anni (fine pena 2025) per il duplice omicidio di Cataldo Caligiuri e Michele Caligiuri, avvenuto a Cirò Marina nel 1994, nell’ambito della faida familiare che, dall’89 al ’94, ha sconvolto due famiglie contrapposte: Santoro e Caligiuri.
L’8 aprile scorso, sulla scorta di un provvedimento del Direttore della Casa Circondariale di Bologna (Area Educativa), avallato dal Magistrato di Sorveglianza di Bologna, territorialmente competente, il predetto era stato ammesso, con la qualifica di allievo attore, a partecipare allo spettacolo musicale «Spoon River Story», in programmazione presso il teatro “La Soffitta” di Bologna, a cura della cooperativa sociale “Gruppo Elettrogeno”». Tuttavia, la sera stessa, approfittando del permesso ottenuto, il Santoro si è allontanato dall’auditorium, facendo perdere le proprie tracce e dandosi alla fuga. Le conseguenti indagini per il reato di evasione, scattate nell’immediatezza e dirette, in un primo momento, dalla Procura della Repubblica di Bologna, sono state successivamente trasferite al Procuratore della Repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta, coadiuvato dal Sostituto Procuratore, Enrico Colagreco, che ha affidato lo svolgimento al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, comandato dal Cap. Valerio Palmieri e coordinato dal Ten. Col. Luigi Di Santo.
Dopo complesse attività info-operative, ieri sera il rush finale: l’intelligence dell’Arma apprende che il ricercato sarebbe partito, con un pullman delle “Autolinee Romano” alla volta di Torino; immediatamente dopo, un Maresciallo ed un Appuntato in borghese del Nucleo Investigativo salgono per prima sul veicolo, alla fermata di Melissa, fingendosi normali passeggeri; a Cirò Marina, il bus fa una sosta; a bordo sale un soggetto, corrispondente alla descrizione del ricercato, insieme ad una donna, poi identificata come la sorella del Santoro, Mirella, di 40 anni; il militare, accertatosi dell’identità, manda un sms alle gazzelle della Compagnia di Cirò Marina, nascosti una decina di chilometri più avanti, collocati lungo la strada, ed è entrato in azione con il collega, immobilizzando da dietro l’uomo e disarmandolo di un grosso revolver calibro 38 special, carico e con matricola abrasa, nascosto sotto il giubbotto.
Subito dopo, i Carabinieri del posto di blocco, fermato il pullman, hanno messo in sicurezza i rimanenti passeggeri che, nel frattempo, non si erano accorti quasi di nulla. L’evaso, dopo una perquisizione personale, è stato trovato in possesso anche di 20 cartucce, in parte blindate, in parte wadcutter, ad elevato potere d’impatto; una carta di identità valida per l’espatrio, contraffatta; 1.400 euro in contanti. Al Santoro gli è stata notificata la misura di cumulo pene, emessa dalla Procura della Repubblica di Crotone, Giudice per l’Esecuzione, conseguentemente alla sua evasione, in base alla quale dovrà scontare ancora 13 anni, 10 mesi, e 23 giorni di reclusione. La sorella dell’evaso, Mirella Santoro, è stata tratta in arresto, poiché ritenuta responsabile del reato di procurata inosservanza di pena. Giulio Santoro è stato trasportato presso la Casa Circondariale di Crotone, mentre la sorella presso il carcere di Castrovillari.