Tentò di uccidere la moglie, assolto. Per il giudice è incapace di partecipare al processo

Cosenza Cronaca

Il Tribunale di Castrovillari in composizione collegiale, in totale accoglimento delle richieste del suo avvocato, Francesco Nicoletti, ha dichiarato la sopravvenuta ed irreversibile incapacità di un 59enne a partecipare al processo a suo carico che lo vedeva imputato per tentato omicidio aggravato e maltrattamenti ai danni della moglie.

Di estrema gravità gli episodi contestati all’uomo, accusato di aver compiuto atti che in alcune circostanze avrebbero messo in pericolo la vita della donna, causandole lesioni personali serie e, in un’occasione, anche uno sfregio permanente.

Per l’accusa si sarebbe trattato di “atti idonei, diretti in modo non equivoco” a causare la morte della coniuge, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà.

In una occasione, infatti, sarebbe stato l’intervento tempestivo di alcuni vicini di casa a scongiurare il peggio. Il tutto, poi, sarebbe stato aggravato dall’aver commesso i reati contro la moglie e dall’aver agito per futili motivi.

Secondo il capo di imputazione, relativamente anche ad altri episodi contestati, il 59enne avrebbe tenuto una vera e propria condotta abituale di maltrattamenti, sia verbali che fisici, realizzati “con la consapevolezza di ledere l’integrità fisica e il patrimonio morale della propria moglie”.

Avviato il processo davanti al Tribunale penale di Castrovillari, nel corso dell’istruttoria dibattimentale la difesa ha prodotto una perizia psichiatrica effettuata sul proprio assistito, sulla scorta della quale è stata poi disposta una perizia volta all’accertamento della capacità di intendere e di volere dell’imputato al momento della commissione dei fatti, la capacità di stare in giudizio e la pericolosità sociale.

Dopo aver sentito il perito, su concorde richiesta sia del Pubblico Ministero che della difesa, il giudice ha dichiarato non doversi procedere nei confronti dell’imputato “per sopravvenuta ed irrevocabile incapacità di partecipare al processo”.