Calano i consumi di beni durevoli: la Calabria è la seconda peggiore d’Italia
Per la diminuzione dei consumi di beni la Calabria, nel 2022, è stata la seconda peggiore d’Italia (-5,3%), dopo la Basilicata (-6,7%). In regione, come rilevato dalla 29° edizione dell’Osservatorio di una nota società finanziaria, è stato speso 1 miliardo e 567 milioni di euro nell’ultimo anno, 87 milioni in meno rispetto al 2021.
Il mercato auto ha tirato il freno a mano ai consumi: per il nuovo il crollo della spesa ha raggiunto quasi il 20% (-18,7% a 282 milioni di euro) e per l’usato il 4,2% (397 milioni di euro).
In positivo, tuttavia, l’incremento medio del 6,4% dei redditi (Catanzaro in testa a +7,2% e Crotone in coda a +4,3%), ma con 15.467 euro di media, i calabresi rimangono comunque i più “poveri” in Italia.
“La Calabria, - commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio – ha vissuto con particolare difficoltà un 2022 complesso per i mercati dei beni durevoli di tutte le regioni italiane. Oltre al crollo del mercato auto - l’incremento di spesa del 3,7% in motoveicoli non ha potuto compensarlo (valgono 40 milioni di euro in regione) - anche l’elettronica di consumo ha visto una flessione di oltre il 10% (-10,2%, 70 milioni di euro) e del 6,6% (62 milioni) per l’information technology (PC e accessori). La telefonia ha tenuto a quota 170 milioni di euro, mentre il volume di spesa del settore mobili (384 milioni) è risultato in crescita del 2,1%”.
I dati dell’Osservatorio, realizzato in collaborazione con Prometeia, evidenziano performance vicine alla media del Mezzogiorno (-3,7%) per Cosenza e Reggio Calabria, con contrazioni della spesa in durevoli del 4,6%. Peggiore l’andamento a Catanzaro e Crotone (rispettivamente al -6,0% e 6,7%) e in particolare a Vibo Valentia (- 7,5%), fanalino di coda anche tra le 107 province italiane.
I calabresi hanno speso in media poco più di 2.000 euro a famiglia per beni durevoli, a Crotone 1.674 euro, ultima nella classifica nazionale, mentre Vibo Valentia (2.086 euro per nucleo), supera di poco i 2.078 euro per famiglia del capoluogo di regione.
Reggio Calabria è all’83esimo posto a livello nazionale. Nonostante un calo del 4,6%, Cosenza è la città calabrese dove si è speso di più in beni durevoli nel 2022: 586 milioni di euro (35° in Italia) e quasi 2.000 euro all’anno di media per famiglia. All’acquisto di auto nuove sono stati destinati 104 milioni (il 16,6% in meno del 2021) e 143 (-4%) per le usate.
In controtendenza rispetto agli altri capoluoghi calabresi il mercato dei motoveicoli che cede l’1,9% (94° posto in Italia) per 16 milioni di euro (la somma più alta in regione).
Come rilevato dall’Osservatorio, volume di spesa quasi stabile (-0,8%) a 62 milioni per gli elettrodomestici (62 milioni, -0,8%) mentre l’elettronica di consumo cede il 9,7% a 27 milioni.
Per i mobili si è raggiunta in provincia nel 2022 la cifra di 148 milioni di euro grazie a una crescita del 2,5% rispetto al 2021. L’information technology (PC e accessori) ha sofferto un calo del 6,5% (25 milioni), mentre la telefonia è rimasta sostanzialmente stabile a 63 milioni di euro, 213 euro in media a famiglia.
Nel 2022 a Reggio Calabria i redditi sono aumentati del 6,7%, ma la spesa in beni durevoli è diminuita del 4,6% (442 milioni di euro) come rilevato dall’Osservatorio. Per le auto nuove i reggini hanno investito 75 milioni, il 18,3% in meno rispetto ai 92 spesi nel ’21 e per le usate 117, solo l’1,5% in meno (11° migliore performance tra le 107 province italiane).
Le “due ruote” (motoveicoli) si attestano a 13 milioni guadagnando il 2%. Differente l’andamento del settore “casa” dove gli elettrodomestici (45 milioni) perdono in provincia l’1,7% e l’elettronica di consumo (20 milioni di spesa) arriva al -10,2%. Mobili in controtendenza a 107 milioni di euro, +1,6%, e telefonia in lieve discesa (-0,7%) a 49 milioni.
Catanzaro, con 297 milioni di euro di spesa complessivi (-6%), è la terza provincia in Calabria e la 77° in Italia per consumi di beni durevoli nel 2022. Nel capoluogo si registra il reddito medio più alto in regione (16.977 euro), ma anche la maggior crescita rispetto al 2021: +7,2%.
Nell’ultimo anno I catanzaresi hanno speso il 18,4% in meno in auto nuove (61 milioni di euro in totale) e il 6,6% in usate per 78 milioni. I motoveicoli valgono 7 milioni, l’11,2% in più.
Nell’ambiente domestico, l’Osservatorio ha rilevato una flessione contenuta della spesa in elettrodomestici (-1,3% per 29 milioni di euro), più consistente in elettronica di consumo (-11,6%, la peggiore in regione a 12 milioni in totale) e, al contrario, in aumento per i mobili: +2,7% e 67 milioni di euro complessivi. Catanzaro è l’unica provincia calabrese dove gli acquisti per la telefonia sono cresciuti: +1,8% (32 milioni). È il più negativo di tutta la regione l’andamento della spesa in information technology: - 7,8% e 11 milioni di euro.
Vibo Valentia è l’ultima tra le 107 province italiane per crescita nei consumi di beni durevoli: -7,5% per un totale di 129 milioni di euro. Nel 2022, il reddito medio dei vibonesi si è attestato a circa 7.000 euro in meno rispetto al dato medio nazionale nonostante un incremento del 5,5% nell’ultimo anno. Come rilevato dall’Osservatorio in provincia è stato speso il 23,3% in meno per l’acquisto di auto nuove (27 milioni di euro in totale) e il 5,8% in meno per le usate (30 milioni). Il mercato motoveicoli vale 3 milioni di euro, come nel 2021.
Tra i beni per la casa, Vibo Valentia contiene più delle altre province calabresi (meglio solo Cosenza) il calo del mercato elettrodomestici (-1,1%, 13 milioni di euro) e dell’elettronica di consumo: -8,6% (6 milioni di euro).
In positivo la spesa per i mobili aumentata del 2,5% (32 milioni). In calo, invece, la tecnologia: PC e accessori a -5,8% (5 milioni di euro di spesa complessiva) e la telefonia a -0,7% per 14 milioni, 226 euro di media a famiglia.
Crotone è l’ultima provincia calabrese per reddito medio (14.382 euro), per spesa complessiva in beni durevoli nel 2022 (113 milioni, in calo del 6,7%) e per spesa media per famiglia in durevoli (1.674 euro, ultima anche a livello nazionale).
L’Osservatorio ha rilevato una flessione del 26% della spesa in auto nuove (16 milioni di euro, la terz’ultima più bassa in Italia) e del 7% nelle usate che valgono, però, quasi il doppio: 29 milioni di euro.
I motoveicoli rappresentano un mercato residuale che ha superato i 3 milioni di euro a fine 2022, in aumento rispetto all’anno precedente. Nel mondo della casa non brillano nell’ultimo anno i segmenti degli elettrodomestici a -3% (13 milioni di euro) e dell’elettronica di consumo scesa a -10,4% di volume di spesa totale a 5 milioni di euro.
I mobili – che in tutte le altre province hanno fatto registrare crescite oltre l’1,5% - hanno chiuso l’anno in positivo dello 0,6% a 30 milioni di euro. I crotonesi hanno speso meno (-6,2%, 5 milioni) anche per PC e accessori (information technology) e per la telefonia: -0,8% a 12 milioni di euro in totale.