Catanzaro. Acquista lampadari on line ma la venditrice sparisce. Denunciata
Era interessato all'acquisto di alcuni lampadari in vendita on line su un sito internet, così, un uomo del nord Italia, dopo aver contattato l'inserzionista, ha pagato la somma pattuita ma una volta ricevuto il denaro la venditrice non ha consegnato la merce rendendosi irreperibile.
Dopo la denuncia da parte della vittima, si è dato via alle indagini ed attraverso una serie di accertamenti, il personale della Sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato della Procura della Repubblica di Catanzaro, ha scoperto che la sede del negozio on line - che trattava prodotti di illuminazione, calzature, accessori ed altro - si trovava nel capoluogo calabrese e sono riusciti ad identificare la rappresentate legale a carico della quale è stato iscritto un procedimento penale per truffa.
La venditrice avrebbe anche pubblicato un numero di telefono come contatto di un asserito “servizio clienti” risultato però intestato alla suocera. Nel corso dell’attività investigativa gli inquirenti hanno potuto verificare, inoltre, che la rappresentante della ditta, in molte altre circostanze, avrebbe utilizzato lo stesso metodo, ossia, avrebbe ricevuto i soldi dagli acquirenti senza, però, mai consegnare la merce.
Una condotta che si inserisce "in quelle attività criminose che destano un particolare allarme sociale, poiché con il diffondersi del cosiddetto e-commerce, sono maggiori i rischi di raggiri online." spiegano gli investigatori.
"La vendita su internet - proseguono - è fondata sull’affidamento dell’acquirente nella serietà dell’offerta in quanto la distanza tra il luogo ove si trova la “vittima”, che di norma paga in anticipo il prezzo del bene venduto, e quello in cui, invece, si trova l'autore, determina una posizione di maggior favore di quest'ultimo, consentendogli di schermare la sua identità, di non sottoporre il prodotto venduto ad alcun efficace controllo preventivo da parte dell'acquirente e di sottrarsi agevolmente alle conseguenze della propria condotta".
In considerazione dei numerosi episodi di truffa accertati, il Questore, su proposta degli agenti di Polizia, ha applicato a carico della donna la misura di prevenzione dell’Avviso Orale, invitando la stessa a tenere una condotta conforme alla legge. Il procedimento pende attualmente nella fase delle indagini preliminari.