53anni fa la rivolta di Reggio, i perché dei fatti del ’70 ripercorsi da “L’Agorà”
Continua la programmazione in remoto del Circolo Culturale “L’Agorà” con un nuovo incontro che dà inizio ad una serie di appuntamenti relativi ai “fatti del ‘70”.
Il sodalizio culturale reggino non è nuovo a queste iniziative, che, insieme ad altri temi della macro storia del novecento, rappresentano alcune delle linee guide che l’Associazione ha inteso storicamente inserire nei propri intenti statutari.
Dal 2000, in occasione del trentennale della Rivolta di Reggio, il Circolo si è reso promotore di diversi momenti di riflessione su questo periodo storico, proponendo un ciclo di incontri aventi come tema “Reggio 1970-2000: trent’anni dopo” che si articolò durante l’arco di cinque giornate dedicate alla Protesta di Reggio.
Quelle giornate di studio hanno rappresentato un momento di riflessione, vista anche la presenza di diverse anime e distinti orientamenti politici, ed in quella occasione scaturì l’idea del museo della Rivolta, successivamente altri incontri sono stati organizzati da “L’Agorà”.
Il prossimo 14 Luglio, così, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione sul tema “Alle origini della Rivolta di Reggio”.
Il 14 luglio di 53 anni fa scoppiava infatti in riva allo Stretto, nella parte più meridionale della Penisola italiana, la rivolta urbana più lunga del novecento nel vecchio continente europeo.
Ma ciò che accadde a Reggio ha origini più antiche, quando a seguito di incursioni turchesche e vari terremoti che sconvolsero il territorio della provincia, diversi uffici vennero trasferiti altrove e non ritornarono in riva allo Stretto.
Il problema del capoluogo di Regione fu posto per la prima volta con la pubblicazione di un opuscolo redatto dall’avvocato Paolino Malavenda in una pubblicazione del 1947, poi ripresa l’anno successivo in un altro saggio avente come titolo “Reggio Capitale della Calabria” ed il prefetto Disma Zanetti ne sostenne la divulgazione presso tutti i Comuni della Provincia reggina. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte di Gianni Aiello, Presidente del sodalizio culturale reggino.