Oltre 90 chili di coca sbarcati a Vado Ligure, dietro l’ombra della ‘ndrangheta
Ottanta panetti di cocaina per un peso complessivo di circa 92 kg, che erano accuratamente riposti nei vani motore di un container frigo sbarcato da una motonave.
A fare la scoperta dell’ingente quantitativo di droga - che non si esclude fosse indirizzato alla ‘ndrangheta, considerata la procedura di camuffamento e trasporto – sono stati gli uomini delle fiamme gialle e dell’Agenzia delle Dogane di Savona, nell’area portuale di Vado Ligure.
I militari, eseguendo delle ispezioni sulle spedizioni transnazionali di merci provenienti da aree geografiche considerate “a rischio”, come appunto il Sudamerica, sono arrivati ad una cassa refrigerata proveniente dall’Ecuador e contenente banane.
Il container, una volta sbarcato dalla nave, è stato sottoposto accuratamente perquisito, il che ha portato al rinvenimento del carico di stupefacente.
Il sequestro si aggiunge ad una operazione simile che, alcuni giorni fa, aveva consentito di scovare altri 50 panetti di cocaina, per un peso di 62 kg, anch’essi ben nascosti sempre nei vani motore di refrigerazione di un container sbarcato da un’altra motonave proveniente anch’essa dall’Ecuador.
La scoperta di oggi conferma l’attenzione delle organizzazioni criminali verso il bacino portuale di Savona-Vado Ligure, che ha registrato un incremento dei traffici commerciali di oltre il 20%, rispetto allo stesso periodo del 2022, e che è considerato fra le porte d’accesso privilegiate per l’introduzione della droga in Italia. Dall’inizio dell’anno in coso il quantitativo di stupefacente sequestrato nei porti della provincia ammonta a quasi due tonnellate.
I colpi inferti a livello economico al narcotraffico internazionale sono, dunque, di assoluto rilievo; a questi si aggiungono gli esiti dell’attività investigativa svolta dalla Guardia di Finanza che ha condotto, nello scorso semestre, anche all’arresto di 9 soggetti colti a tentare il recupero dalle droga dai container sbarcati.