Crotone, Tomaino (Uil): “Provincia pubblica bandi senza pubblicizzare limitando la partecipazione”

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"E’ questo il periodo in cui tutto, o quasi, riposa per le ferie estive, tranne quella parte di pubblica amministrazione che apparentemente decide di offrire nuove opportunità occupazionali al territorio, e lo fa con uno stile ed una timidezza particolarmente riservata".

"Trattasi di tre bandi di concorso pubblicati dalla Provincia di Crotone il 28 luglio scorso che, invece di garantire la piena divulgazione delle procedure di selezione, attraverso tutti i canali istituzionali e social, si limita a rispettare strettamente i termini di pubblicazione, raggiungendo quindi un limitato numero di soggetti; come accaduto, per esempio, per la selezione di un “istruttore tecnico – cat. C” per il quale, nonostante fosse richiesto il diploma, hanno partecipato appena quattro candidati". E' quanto dichiara Fabio Tomaino, segretario generale Uil Crotone.

"Ma l’aspetto più imbarazzante, è la superficialità con cui si tratta la categoria dei giornalisti, ai quali uno dei tre bandi, che prevede l’assunzione di un addetto alla comunicazione, oltre a non offrire un’adeguata pubblicità, non fornisce indicazioni dettagliate sulle mansioni da svolgere. In un settore così strategico e così rilevante come la nostra area marina protetta", sottolinea.

"E’ una questione di etica e morale, soprattutto in una realtà fragile come la nostra in perenne attesa di un riscatto sociale che tarda ad arrivare. Per questo ci saremmo aspettati una presentazione in pompa magna, come avviene per questioni molto meno rilevanti, nelle tante ed innumerevoli conferenze stampa, dove, in molti casi, si chiede proprio ai giornalisti di essere presenti, per riportare magari fedelmente e con dovizie di particolari narrazioni spesso populistiche", precisa il segretario.

"Non ci stupisce, poi, il mancato coinvolgimento delle forze sociali, considerato che attendiamo una convocazione del Presidente della Provincia dal primo maggio scorso, quado s'era impegnato pubblicamente a discutere e affrontare congiuntamente le problematiche e le opportunità di sviluppo del nostro territorio, a partire dalle difficoltà che i comuni riscontrano proprio nella progettazione dei fondi del Pnrr", continua.

"Adesso, però, serve un gesto di umiltà, proprio da parte di coloro che rappresentano l’ente intermedio e sostengono ad ogni piè sospinto che la provincia debba configurarsi come la "house attention" dei comuni e delle persone, ovvero e per esempio, la rielaborazione e la riapertura dei bandi, con il supporto magari delle Ooss. Avviando una campagna di informazione che non si limiti esclusivamente alla pubblicazione sull’albo pretorio dell’ente e nella sezione Amministrazione Trasparente, ma che pensi, ove necessario, di intercettare anche coloro che sono giustamente demotivati e distratti da qualche giorno di vacanza sotto l’ombrellone", ribadisce.

"Sarebbero altrettanto gradite le scuse pubbliche a tutta la comunità e ai tanti professionisti che quotidianamente, se pur in condizioni precarie, e nonostante il tentativo di mettere il bavaglio, o di mortificarli, riescono a dare voce al nostro territorio".

"Infine, ci permettiamo di consigliare, al Presidente della Provincia e agli autori dei tre bandi, la visione dello spettacolo “E’ morto il giornalismo, viva i giornalisti”, una commedia interpretata dagli stessi giornalisti, che andrà in replica il prossimo 28 agosto e che, oltre a regalare qualche momento di allegria, accende i riflettori sul valore dell’informazione. Strumento che, non è mai abbastanza ripeterlo, essenziale per la tenuta della democrazia di questo nostro insufficiente e precario territorio", conclude Tomaino.