Abusivismo. Comuni Commissariati, Dirigente: “erano stati diffidati! Pronti a confronto”

Calabria Attualità

Giovedì scorso la Giunta regionale della Calabria ha approvato una delibera attraverso la quale ha commissariato 30 Comuni per alcune inadempienze riguardanti il controllo del territorio e la repressione dell’abusivismo (QUI).

SI tratta di enti che avevano ricevuto una diffida, in relazione ad alcune opere abusive, il 17 settembre del 2020 attraverso un decreto dell’allora governatore, ed a seguito di quel Dpgr solo alcuni Comuni interessati si erano pronunciati in merito all’atto notificato.

“La Regione - spiega Salvatore Siviglia, direttore generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente dell’ente - ha operato senza alcuno spirito punitivo, ma semplicemente nel rispetto delle vigenti normative, al fine di rafforzare le azioni di prevenzione e dissuasione delle attività edilizie abusive sul territorio”.

Siviglia fa rilevare difatti che il Testo unico in materia edilizia contiene dei principi fondamentali e generali e delle disposizioni per la disciplina dell’attività edilizia.

Nello specifico prevede che il dirigente dell’ufficio tecnico comunale o il funzionario preposto eserciti la vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia del proprio territorio, secondo delle modalità e tempistiche dettagliate.

Lo stesso Testo unico prevede poi l’esercizio del potere sostitutivo dell’organo regionale in caso di inerzia rispetto alle disposizioni previste per legge.

“La legislazione regionale in materia di abusivismo è abbastanza lineare” sottolinea ancora Sivilia, aggiungendo che è previsto un procedimento rispetto al quale il Settore regionale competente in materia di urbanistica del Dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente”, dopo che gli pervenga una segnalazione sulla realizzazione di presunte opere abusive, richiede preliminarmente all’Ufficio Tecnico Comunale compente l’adozione degli atti conseguenziali, e la relativa trasmissione alla Regione.

Successivamente a questa verifica, per i Comuni che non dovessero riscontrare queste comunicazioni, il Settore regionale provvede a segnalare al dirigente generale del Dipartimento interessato, per i conseguenziali adempimenti, gli elenchi con indicazione dei Comuni per i quali si rende necessario attivare l’esercizio dei poteri sostitutivi in materia urbanistica ed edilizia.

Al termine di questi passaggi, il dirigente generale del Dipartimento interessato propone al presidente della Giunta regionale l’assunzione del relativo decreto, con il quale si procede a diffidare gli enti.

“Esclusivamente ai fini di una maggiore efficace dell’azione amministrativa, ancorché non richiesto dalla vigente normativa - evidenzia inoltre Siviglia - il 26 agosto del 2021, il competente Settore regionale ha proceduto ad inviare una nuova diffida agli enti interessati, a seguito della quale alcuni ulteriori Comuni si sono pronunciati in merito all’atto notificato, mentre altri hanno perpetrato la loro inerzia”.

“Risulta evidente che, un Comune, qualora nelle more avesse adempiuto, avrebbe dovuto trasmettere i relativi atti alla Regione, soprattutto in presenza di ben tre diffide ad adempiere”, aggiunge il dirigente pubblico.

Per questo il governo regionale ha ritenuto di dover dare seguito alla legislazione con la nomina dei commissari ad acta, come da deliberazione del 10 marzo scorso, “che, pertanto deve ritenersi assolutamente e pienamente legittima” sottolinea Siviglia.

Il dipartimento, comunque, anche per dirimere qualsiasi eventuale controversia, ha invitato i sindaci che volessero avere un confronto nel merito con lo stesso dirigente ad un incontro previsto per lunedì prossimo 14 agosto, alle 11, presso il Dipartimento ‘Territorio e Tutela dell’Ambiente’ della Regione.