Il brigantaggio: storia di cinema rivista con gli occhi del costumista di Amedeo Nazzari
Con l’incontro sul tema “Domenico Bucarelli costumista di Amedeo Nazzari nel film il “Brigante di Tacca del Lupo”/Storia di briganti di cinema e di costume” che si terrà giovedì 31 agosto alle 18 presso la Biblioteca “Pietro De Nava” promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca De Nava nell’ambito delle manifestazioni estive organizzate dal Comune, la stessa Anassilaos avvia due filoni di ricerca che saranno sviluppati nel corso dei prossimi mesi e anni.
Il primo riguarda il cinema e la città di Reggio Calabria come spazio/luogo/sfondo di film qui girati; il secondo, forse più nuovo e promettente, foriero di sviluppi, riguarda il progetto di cui parlerà Claudio Sergi, responsabile design di Anassilaos, su sartoria e moda reggina nel Novecento che sarà a breve anche oggetto di una mostra presso la Villetta De Nava di vestiti d’epoca.
Una ricerca attenta e puntuale sul ricco e vasto mondo della moda reggina, degli uomini e soprattutto delle donne che ne sono state nel corso del tempo le protagoniste (sarte, modiste).
Uno studio tanto più importante se soltanto si pensa che in questa realtà si è formato un genio della moda come Gianni Versace. Non molti sanno che Il brigante di Tacca del Lupo, diretto nel 1952 da Pietro Germi con Amedeo Nazzari e Cosetta Greco, pur ambientato a Melfi, in Basilicata, è stato girato a Roma e Reggio Calabria ed ebbe anche tra i protagonisti il reggino Vincenzo Musolino, morto ad appena trentanove anni, che fu il protagonista del film “Due soldi di speranza” di Renato Castellani (Palma d’oro a Cannes nel 1952) e venne diretto più tardi da registi quali De Sica, Comencini e, appunto Pietro Germi, oltre ad essere stato anche regista e produttore di film western.
Il film di Germi che ebbe come costumista Domenico Bucarelli si inserisce nella rivisitazione del processo storico che portò all’Unità d’Italia e a quel complesso fenomeno del brigantaggio, stroncato con estrema durezza dal governo anche in virtù della severissima Legge Pica, nel quale confluivano il legittimismo fomentato dai Borbone, il ribellismo che spesso ha caratterizzato il Mezzogiorno d’Italia, forme di delinquenza comune ammantata di pretesti politici e sociali, e autentiche istanze popolari di giustizia sociale viste le terribili condizioni in cui versavano i contadini e la plebe delle grandi città (Napoli e Palermo).
Dopo i saluti istituzionali Antonella Postorino, Responsabile del Centro Studi Anassilaos per la Cultura dell’Architettura e del Paesaggio converserà con Francesco Bucarelli, figlio di Domenico, sulla esperienza del padre, sul rapporto con Nazzari e sulle sartorie reggine.
Un breve contributo sul brigantaggio e il contesto storico nel quale si inserisce la pellicola di Germi sarà invece offerto da Fabio Arichetta.