A 50anni dal record mondiale Novella Calligaris ci riprova con la traversata dello Stretto
A 50 anni dal suo primo record del mondo, 8’52”973 negli 800 in vasca ai Mondiali di Belgrado, Novella Calligaris ne cerca un altro: celebrare quel primato che stupì tutti con la traversata dello Stretto di Messina, sfidando correnti e meduse.
Domani, sabato 9 settembre, si tufferà nelle acque tra Sicilia e Calabria anche per promuovere l’immagine dell'associazione nazionale atleti olimpici e Azzurri d'Italia di cui è presidente.
Infatti ad accompagnarla in acqua ci sarà un olimpionico, Daniele Masala, un passato nelle giovanili del nuoto prima di transitare alle fatiche e agli ori del pentathlon, e altri 19 atleti azzurri.
La manifestazione è stata organizzata con il supporto della sezione di Reggio Calabria rappresentata dagli Atleti Azzurri Riccardo Partinico, Alessandra Benedetto e Rossella Zoccali che si è avvalsa, anche, della preziosa collaborazione del Comandante Mimmo Pellegrino, conoscitore delle maree e delle correnti che imperversano nello Stretto di Messina.
La delegazione è stata ricevuta a Palazzo Zanca sede della Città Metropolitana di Messina ricevuta dal Sindaco Federico Basile a cui è stata donata la “Fiaccola degli Azzurri”.
Il percorso è di 3,5 km e la sua impresa da Torre Faro - capoluogo siciliano - al lungomare di Cannitello, a Villa San Giovanni, potrebbe diventare materiale per un docufilm e materiale didattico.
Nei giorni scorsi Novella Calligaris si è allenata direttamente sul «campo gara» a Messina con ripetute dai 1000 ai 1800 metri, dopo un’estate «di lavoro» a Ischia.
In ogni caso, in un’intervista a Repubblica, la campionessa spiega: “Non è una gara, nessuna ansia. L’importante è arrivare, saremo una ventina”.
A farle compagnia ci saranno anche le figlie di Bubi Dennerein, il papà del nuoto italiano e allenatore che la lanciò, morto nel giugno 2022.
Di lui ricorda: “Fu un filosofo, precursore in tante cose, personalizzava i lavori, niente palestra per non appesantirmi, non l’avrei sopportata. Mi faceva allenare con i ragazzi, ai campionati italiani mi iscrisse a sette gare: devi imparare a perdere. Le vinsi tutte”.
Al termine della manifestazione gli Atleti Olimpici ed Azzurri d'Italia si recheranno presso il Museo di Reggio Calabria per ammirare i Bronzi di Riace ed ascoltare dal Prof. Partinico le ultime novità riguardo l'identità delle statue ed i loro particolari anatomici.