Incendi boschivi, calati gli interventi aerei: Calabria e Sicilia “monopolizzano” le richieste
In tre mesi e mezzo, ovvero dal 15 giugno ad oggi, 30 settembre, sono state 794 le richieste di concorso aereo: trend in calo del 28%.
Si chiude oggi la campagna estiva di contrasto agli incendi boschivi, iniziata appunto la scorsa metà di giugno a valle delle raccomandazioni del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, rivolte a tutte le Amministrazioni italiane coinvolte a vario titolo nelle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva ai roghi che distruggono ogni anno ettari ed ettari del patrimonio verde del nostro Paese.
Nel complesso, però, questa estate, ormai terminata, ha registrato un netto calo nella necessità di impiego delle forze aeree per contrastare i rochi.
Le richieste di concorso giunte al Coau, il Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento, sono calate infatti del 28% rispetto a quelle dello stesso periodo dello scorso anno, e sono risultate pari a un terzo di quelle pervenute nell’estate del 2017, l’anno più impegnativo dell’ultimo decennio.
Una importante ed efficace attività di previsione e pianificazione è stata garantita dalla cabina di regia permanente promossa dalla Protezione Civile, che ha ulteriormente rafforzato il coordinamento tra le diverse amministrazioni.
Anche quest’anno migliaia di volontari di protezione civile hanno ricoperto un ruolo fondamentale nel presidio del territorio e nella lotta attiva agli incendi boschivi. Tra loro meritano una menzione speciale i 580 che hanno operato sui territori in un sistema di gemellaggi tra regioni in Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia.
323 VOLI IN MENO
Dal 15 giugno al 30 settembre sono state quindi e come accennavamo 794 le richieste di concorso aereo, 323 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.
Nel corso delle operazioni di supporto aereo alle squadre e ai velivoli antincendio regionali, la flotta dello Stato ha effettuato 4.019 ore di volo e oltre 17.300 lanci con circa 102 milioni di litri di estinguente.
Nel dettaglio, i dati riferiti alle singole regioni mostrano che il maggior numero di richieste è arrivato da Sicilia e Calabria, che insieme rappresentano circa il 58% del totale nazionale, rispettivamente con 255 e 201 richieste.
Nel periodo di massimo impegno, a partire da luglio, la Flotta dello Stato - coordinata dal Coau - ha potuto contare su un totale di 35 velivoli: 15 Canadair, 2 Fire Boss, 5 elicotteri S64 e 13 ulteriori elicotteri.
Nell’ambito del progetto europeo “RescEu-IT”, che prevede l’intervento di due Canadair italiani in supporto ad uno degli altri Paesi dell'Unione Europea che si trovino in situazioni di criticità, i velivoli sono intervenuti, su richiesta di Bruxelles, in Grecia, dove hanno effettuato 121 lanci.
“UNA PIAGA PER IL PATRIMONIO BOSCHIVO”
“Le condizioni meteo che hanno caratterizzato questa campagna – ha detto il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio - hanno portato ad un significativo calo delle richieste rispetto allo scorso anno, ma il fenomeno degli incendi boschivi resta ancora una piaga per il comune patrimonio boschivo e un rischio per l’incolumità delle persone. Come in ogni attività di protezione civile anche questa campagna è stata caratterizzata da un importante lavoro di squadra e da una grande sinergia tra i sistemi regionali e nazionali, e questa è la strada su cui proseguire il nostro cammino. Il mio ringraziamento, quindi, va a tutte le componenti del Servizio Nazionale che, come sempre, con abnegazione e generosità, hanno contribuito con il loro impegno a tutelare il territorio e ad assicurare la salvaguardia della popolazione”.