Crosia. Castello, vicenda chiusa: Consiglio di Stato rigetta ricorso privati
La Sezione Quinta del Consiglio di Stato, con la sentenza del 16 ottobre scorso, con cui ha accolto integralmente le tesi difensive dell’avvocato Oreste Morcavallo nell’interesse del Comune di Crosia, nel cosentino, ha dichiarato inammissibile il ricorso in opposizione di due comproprietari del Castello di Mirto avverso la sentenza dello stesso Consiglio che aveva statuito la legittimità delle delibere del Comune, che aveva esercitato il diritto di prelazione per l’acquisto dell’importante immobile di notevole valore storico-artistico.
I fatti raccontano che i titolari di porzioni del Castello, nel 2017, avevano venduto con atto notarile la loro proprietà ad un soggetto privato.
Allora intervenne la Sovrintendenza della provincia di Cosenza rilevando che il bene era sottoposto a vincolo di interesse storico-architettonico informando l’ente locale che poteva esercitare il diritto di prelazione, effettivamente poi esercitato dalla civica Assise.
L’acquirente aveva però impugnato le deliberazioni comunali davanti al Tar che ne aveva accolto il ricorso a cui il Comune aveva proposto appello, che ne aveva riformato la sentenza, annullandola.
Pronunciamento, quest’ultimo, non accettato dai proprietari una restante porzione del Castello, che si sono opposti alla decisione del Consiglio di Stato eccependo la loro mancata partecipazione ai giudizi precedenti.
Il Consiglio di Stato, ha ora rigettato il ricorso dichiarando, quindi, la piena legittimità delle procedure del Comune di Crosia.
“Esprimo grande soddisfazione per l’esito del giudizio che mette la parola fine ad un contenzioso e che legittima il diritto del Comune di acquisire l’importante compendio storico che potrà essere ristrutturato e valorizzato nell’interesse della intera comunità divenendo anche polo di attrazione turistica”, ha commentato il Sindaco Antonio Russo.