Graziano: “Misura regionale Yes I Start Up Donne diventi permanente”
"La nuova misura regionale Yes I Start Up Donne è un intervento fondamentale e strategico, che sta facendo scuola in tutta Italia e per questo deve diventare permanente, senza scadenze, senza bandi temporanei da rincorrere e risorse ad esaurimento.
Metodi virtuosi e strumenti di sollecito e di sostegno sano all’impresa giovanile e femminile nella propria terra come questi che la Regione Calabria sta mettendo in campo negli ultimi anni con l’Ente Nazionale per il Microcredito devono poter consentire a tutte e tutti di poter decidere di partecipare e competere quando ci si sente pronti con se stessi, formandosi e proponendosi, a prescindere dall’avviso del momento.
Il presidente Roberto Occhiuto si sta spendendo molto in questa direzione, affinché le nostre nuove generazioni possano investire nella loro terra". È stato, questo, uno dei passaggi chiave del ragionamento di Giuseppe Graziano, componente della commissione attività produttive del Consiglio Regionale, intervenuto ieri sera (venerdì 20) alla prima tappa del tour di presentazione delle nuove opportunità di auto-impiego riservate alle donne e finanziate dalla Regione Calabria, ospitato nell’Aula Magna dell’Iis Majorana di Corigliano-Rossano.
"Il progetto Yes I Start Up – ha spiegato Antonello Rispoli dell’Ente Nazionale per il Microcredito – può essere considerato ormai un punto di non ritorno. La Regione Calabria ha fatto tesoro degli errori commessi in passato. È finita la logica della cosiddetta pratica e del finanziamento concesso a prescindere, appena pronto un bando.
Oggi, se le attività sono misurate e considerate sostenibili, vengono finanziate, altrimenti ci si ferma in fase di corso e per evitare illusioni e fallimenti si sollecitano ed accompagnano gli aspiranti imprenditori a riformulare la loro idea d’impresa, rispetto al territorio, al mercato ed a tutte le altre possibili occasioni di successo.
Con questa nuova e prospettiva – ha proseguito citando i tanti casi di successo e le inaugurazioni di attività che si susseguono in tutte le province – abbiamo accompagnato l’apertura di start up in pieno Covid, in Fad e con le bollette alle stelle. C’era e c’è tantissima voglia di fare e la Regione ha deciso e saputo farsene carico insieme a Microcredito, promuovendo la massima informazione possibile nei territori, valorizzando gli incontri fisici, oltre i social, il web ed i media, perché – ha scandito – nessuno potesse e possa dire, come accadeva prima, di non aver saputo della misura in corso.
Yes I Start Up Calabria, strumento che nessuna altra regione italiana oggi può vantare ed esperienza ormai studiata ed imitata in tutta Europa, è stata da ultimo assunta da modello anche dalla Regione Sicilia. Non solo. Su sollecitazione della buona politica, con la misura prevista per le donne scompare – ha annunciato – anche ogni limite di reddito, perché anche chi è dipendente non deve rimanere tale a vita, potendo decidere di diventare imprenditrice in qualsiasi momento. Nel panorama italiano, la Calabria è l’unica regione che finanzia tutti – ha concluso Rispoli, auspicando insieme alla sensibilità dimostrata da tutti gli attori, in primis la Chiesa, che possano nascere entro il 2024 nuove 50 imprese per ognuna della 50 parrocchie della Diocesi di Rossano-Cariati.
Le 840 attività finanziate ed aperte fino ad oggi grazie al metodo Yes I Start UP –ha sottolineato il comunicatore strategico Lenin Montesanto che ha coordinato gli interventi – non soltanto rappresentano altrettante famiglie e redditi, ma sono 840 cervelli, risorse ed energie che hanno liberamente deciso di non emigrare per forza; 840 giovani che hanno deciso di non inseguire ad occhi chiusi la chimera della fuga spesso indicata come unica salvezza purtroppo da viziati contesti sociali, culturali e familiari e che hanno invece investito nella loro terra, senza complessi di inferiorità. Ecco perché con questo progetto – ha scandito – la Regione sta ribaltando cliché e tabù, combattendo una delle emergenze più insidiose: l’oicofobia. Siamo orgogliosi – ha aggiunto – di sentirci co-protagonisti insieme a tutti i soggetti attuatori di questa sfida culturale e sociale prima ancora che economica nella quale – ha concluso Montesanto, ringraziando il Vescovo di Rossano-Cariati Monsignor Maurizio Aloise per il sostegno all’iniziativa – la Chiesa può e deve svolgere un ruolo preziosissimo.
All’evento di informazione e sensibilizzazione sono intervenuti anche la Presidente del Consiglio Comunale di Corigliano-Rossano Marinella Grillo che ha evidenziato il prezioso valore sociale, di recupero e di inclusione sociale che soprattutto nei centri storici, nell’entroterra e nelle periferie può e deve svolgere una misura di sostegno così innovativa ed efficace come Yes I Start Up; Don Massimo Alato, direttore dell’ufficio della pastorale sociale e il lavoro della Diocesi che portando il saluto e l’apprezzamento del Vescovo per la qualità e prospettiva dell’iniziativa e del progetto ha sottolineato l’importanza del percorso di accompagnamento previsto con i corsi gratuiti previsti, finalizzato – ha detto – anche a purificare idee, propositi, ambizioni e talvolta equivoche rappresentazioni della realtà; e Mario Smurra, presidente nazionale dell’Ente di Patronato e Assistenza Sociale (Epas) e vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura (Fna) che elogiando soprattutto il percorso virtuoso della verifica preliminare e rigorosa nei corsi, della sostenibilità economica dei progetti di impresa candidabili a finanziamento, adottato e messo in campo dalla Regione Calabria, auspicando anch’egli che Yes I Start Up Donne possa essere presto istituzionalizzato, ri-finanziato e reso stabile, ha annunciato che l’iniziativa ed i suoi risultati straordinari saranno presentati nelle prossime settimane anche al Parlamento Europeo a Bruxelles, attraverso la collaborazione con l’Eurodeputato Denis Nesci, membro delle commissioni per i problemi economici e monetari e per lo sviluppo regionale.
Complimenti unanimi sono stati rivolti all’Istituto Majorana che ha ospitato e co-organizzato l’evento ed al suo dirigente Saverio Madera che, aprendo gli interventi, è ritornato sulla missione pedagogica e culturale che sta alla base di quello che egli stesso ha definito un percorso di rinnovamento e di posizionamento sociale che l’Istituto, prima scuola per complessità in Calabria, ha messo in campo da un anno e che sta ormai condividendo a testa alta e con risultati misurati con la comunità scolastica anzi tutto e poi con tutta la rete istituzionale ed imprenditoriale territoriale e regionale. –
Il dirigente ha ricordato le tante e diverse iniziative che hanno visto protagonista le studentesse e gli studenti, docenti, personale e dirigenza del Majorana, dall’iniziale recupero all’abbandono ed al degrado delle serre della propria azienda trasformate in poco tempo in idroponiche grazie ad un finanziamento fino all’installazione in corso in questi giorni delle nuove infrastrutture e dei mezzi innovativi e tecnologici per l’alberghiero e l’agrario acquistati grazie ad una premialità di 350 mila euro riconosciuta all’Istituto dal Governo; dalla proposta di una legge regionale, avanzata dall’Istituto, fatta propria dalla classe politica ed approvata, finalizzata a consentire alle aziende agricole degli istituti scolastici di poter partecipare ai bandi del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) fino all’avvio, prima scuola in Italia, dei corsi Yes I Start Up nelle ultime classi lo scorso anno; e da ultimo, la partecipazione attenta e dialogante in Cittadella Regionale a Catanzaro con l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo alla presentazione della Carta degli Extravergini della Calabria primo esperimento del genere in Italia. Una delle vere emergenze nazionali – ha detto – resta saper spendere le risorse ingenti a disposizione di tutti.
È una sfida di formazione alla quale noi vogliamo e continueremo a rispondere, anzitutto stimolando le giovani ed i giovani che scelgono le nostre offerte didattiche oggi finalmente rivalutate anche dalla Politica e dalle istituzioni nazionali, non tanto e non solo a studiare, ma a fare emergere in loro senso di cittadinanza, spirito d’impresa e capacità di progettare un loro percorso di sviluppo professionale, imprenditoriale e prima ancora esistenziale, anima e piedi per terra, nella loro terra".