Siti e App pornografici: tutelare i minori, petizione Corecom raccoglie 3mila firme
“Oltre tremila firme raccolte in poche settimane. Una partecipazione attiva che testimonia il coinvolgimento sociale su un tema tanto delicato quanto preoccupante, soprattutto a seguito dei recenti gravi episodi di cronaca che hanno visto coinvolti giovanissimi. Controllare l’accesso dei minori a siti e app che offrono contenuti pornografici, la cui diffusione contribuisce a diffondere una cultura distorta e mistificata del sesso, è solo un aspetto del fenomeno che abbiamo voluto porre al centro dell’attenzione, coniugando una delle funzioni che proprie del Comitato per le Comunicazioni della Calabria: questa iniziativa rappresenta solo l’inizio di un percorso più ampio che coinvolgerà le principali agenzie educative, dalla famiglia, alla scuola, alla Chiesa”.
È quanto afferma il presidente del Comitato per le Comunicazioni della Calabria, l’avvocato Fulvio Scarpino, che ringrazia quanti hanno raccolto l’appello a sottoscrivere la raccolta on line finalizzata a sostenere l’azione di Parlamento e Governo nelle misure di controllo all’accesso dei minori a siti e app che offrono contenuti pornografici, visto che è al vaglio degli organi legislativi una normativa per bilanciare la tutela dei minori con la libertà degli adulti, contemperando i diritti di tutti.
“Questa raccolta firme aveva prima di tutto lo scopo di accendere i riflettori sul fenomeno e sulla opportunità di accelerare misure finalizzate a controllare l’accesso dei minori a siti e app che offrono contenuti pornografici, visto che molti i paesi nel mondo hanno già adottato delle soluzioni, sia a livello centrale che a livello utente, ma sono tutte poco efficaci e problematiche” afferma ancora Scarpino.
“Se la prima grande difficoltà è quella di controllare gli accessi rispettando la privacy e senza rovinare l’esperienza degli utenti di questi siti. L’altra - prosegue - è quella di sensibilizzare le famiglie a informarsi e utilizzare gli strumenti disponibili: ed è quello a cui la progettualità del Co.Re.Com. Calabria sarà finalizzata nell’immediato. Qualunque limitazione i genitori vogliano introdurre sarà più efficace se basata sul dialogo e la comprensione: per questo è meglio provare a integrare queste pratiche nella routine familiare, piuttosto che farle percepire fin da subito come un’imposizione dall’alto”.
“Abbiamo, quindi, in programma iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado e progetti da sviluppare con la preziosa collaborazione delle Arcidiocesi, che illustreremo nei prossimi giorni. La raccolta firme continua, ma è solo l’inizio di una battaglia che vogliamo vincere nell’interesse dei nostri ragazzi che saranno gli uomini e le donne di un futuro che vogliamo sereno e costruito su valori e rispetto reciproco”, conclude Scarpino.