Inchiesta “Stige”: processo alla ‘ndrangheta di Cirò, 28 assoluzioni in Appello

Crotone Cronaca

Ventotto assolti su cinquanta tre imputati: è questo il dato principale del processo scaturito dall’inchiesta Stige (QUI) che si è celebrato davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro e che di fatto ha ribaltato la decisone di primo grado del febbraio 2021, quando il Tribunale di Crotone inflisse in totale condanne per oltre sei secoli di carcere (QUI).

Alla sbarra presunti appartenenti alla potente cosca cirotana dei Farao-Marincola, ma anche politici ed imprenditori che nel gennaio del 2018 caddero nella rete degli investigatori in un maxi blitz antimafia che fece scattare le manette per quasi 170 persone, facendo luce su quella che venne definita dagli inquirenti come una “holding criminale” che estendeva i suoi tentacoli dall’Italia fino alla Germania (QUI).

Tra i nomi degli assolti in Appello, questa sera, spuntano quelli di Nicodemo Parrilla, ex sindaco di Cirò Marina ed già presidente della Provincia di Crotone; del collega di Strongoli Michele Laurenzano.

I giudici hanno però deciso anche per ventuno sconti di pena e confermato quattro condanne, tra le quali spiccano quella a 24 anni di reclusione del boss storico del clan, Giuseppe Farao, attualmente all’ergastolano; ed i 13 anni all’ex assessore ai Lavori pubblici di Cirò Marina, Giuseppe Berardi.

LE DECISIONI DEL GIUDICE

Sono stati pertanto CONDANNATI: Fabrizio Anania, Cirò Marina, 3 anni, 6 mesi e 510mila euro di multa (l’accusa aveva chiesto 13 anni); Martino Aulisi, di Battipaglia, 3 anni (7 anni); Giuseppe Berardi, Cirò Marina, 13 anni (15 anni e 6 mesi); Carlo Bombardieri, Cirò Marina, 2 anni (4 anni); Francesco Bonesse, Melissa, 3 anni e 5mila euro di multa (13 anni); Mario Campiso, Cariati, 12 anni e 4 mesi (13 anni e 6 mesi).

Inoltre, Dino Carluccio, Cirò Marina, 3 anni (5 anni e 6 mesi); Assunta Cerminara, Umbriatico, 8 anni e 8 mesi (13 anni); Luigino Comberiati, Petilia Policastro, 13 anni (15 anni e 3 mesi); Giuseppe Farao, (38enne), Cariati, 13 anni di reclusione (13 anni e 6 mesi); Giuseppe Farao (75enne), Cirò, 24 anni (30 anni di reclusione); Pasquale Malena, Cirò Marina, 7 anni (12 anni e 9 mesi); Francesco Morrone, Cariati, 13 anni e 2 mesi (16 anni); Alessandro Nigro, Cirò Marina, 2 anni (4 anni).

E poi, Salvatore Nigro, Cirò Marina, 2 anni (13 anni); Elton Nikolla, Cirò Marina, 2 anni (4 anni); Salvatore Papaianni, Cirò Marina, 14 anni e 6 mesi (20 anni e 9 mesi); Antonio Spadafora, Crotone, 12 anni e 6 mesi (14 anni e 6 mesi); Luigi Spadafora, San Giovanni in Fiore, 13 anni (15 anni e 4 mesi); Pasquale Spadafora, Crotone, 15 anni e 4 mesi (pg 20 anni e 8 mesi); Rosario Spadafora, San Giovanni in Fiore, 12 anni e 10 mesi (14 anni e 4 mesi); Vincenzo Barberi, residente in Germania, (14 anni); Vincenzo Farao, Cirò, (14 anni); Luigi Salvato, Crucoli (5 anni); e Piero Vasamì, Germania, (12 anni e 7 mesi).

ASSOLUZIONE, invece, per Natale Aiello, Botricello, (l’accusa aveva chiesto 12 anni di carcere); Caterina Aloisio, Crotone (4 anni di reclusione); Valentino Anania, Cirò Marina (12 anni); Tommaso Arena, Cirò Marina (4 anni); Antonio Giorgio Bevilacqua, San Giorgio a Cremano, (13 anni e 6 mesi); Vittorio Bombardiere, Cirò Marina (13 anni); Giuseppe Bruno, residente in Germania, (12 anni e 3 mesi).

Assoluzione, ancora per Francesco Capalbo, Strongoli (11 anni e 3 mesi); Gabriele Cerchiara, Torretta di Crucoli (4 anni); Emanuele Chiriaco, Crotone (4 anni); Giuseppe Clarà, Crotone (12 anni); Aniello Esposito, Napoli (12 anni e 6 mesi); Silvio Farao, Cirò (30 anni); Paolo Fazi, Pietra Marazzi (4 anni); Giuseppe Gallo, Aprigliano (12 anni e 6 mesi); Vincenzo Giglio, Crotone (14 anni e 3 mesi); Andrea Grillini, Bologna (4 anni di reclusione); Michele Laurenzaro, Strongoli (8 anni); Cataldo Malena, Strongoli (11 anni e 3 mesi).

Assolti infine, Paolo Maletta, Colosimi (3 anni); Enrico Miglio, Strongoli (18 anni); Ivano Murano, Cariati (4 anni); Nicodemo Parrilla, Cirò Marina (13 anni); Giorgio Salvatore Pucci, Cirò Marina (4 anni); Gaetano Russo, Crotone (7 anni); Massimo Scarriglia, Crotone (9 anni e 8 mesi); Giuseppe Tridico, Montalcino (12 anni); e Valentino Zito, Cirò Marina (12 anni).

LE ACCUSE

Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso esterno, estorsione, autoriciclaggio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni, intestazione fittizia di beni, procurata inosservanza di pena, illecita concorrenza con minaccia aggravata dal metodo mafioso.