Alla “Dulbecco” un sorriso per i pazienti di Chirurgia Pediatrica grazie ai quadri di Mazzitelli
I colori brillanti daranno luce ai corridoi incupiti dalla preoccupazione e dalla sofferenza delle anime pure e belle dei bambini e delle bambine che vivono, loro malgrado, per periodi brevi o lunghi, il reparto di Chirurgia pediatrica del presidio “Pugliese-Ciaccio” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Dulbecco”, a Catanzaro.
Il tratto deciso e luminoso di paesaggi che proiettano suggestioni fotografiche, restituisce il senso di una serenità di cui piccoli pazienti, famiglie e anche medici e operatori sanitari hanno tanto bisogno.
E da qualche giorno, le pareti dei corridoi del reparto di Chirurgia pediatrica sono diventati una “speciale galleria” grazie ai quadri donati da un artista per scelta e per necessità, diventato un caro amico anche di questa struttura ospedaliera: Fabio Mazzitelli, conosciuto anche come “Il Signor Black”.
I quadri - 5 dipinti della misura di cm 60x80 - sono stati consegnati, nei giorni scorsi, alla presenza del direttore dell'Unità Operativa Complessa di Pediatria e Direttore sostituto del Dipartimento Materno-Infantile dell’Aou, il dottor Giuseppe Raiola, e del Direttore sostituto della Struttura operativa complessa di Chirurgia pediatrica, dottor Giuseppe Stranieri.
“Ancora una volta, Fabio ha dimostrato la propria generosità - ha Raiola -. Il suo intento è quello di far provare emozioni a chi guarda questi quadri bellissimi per donare un sorriso soprattutto ai bambini che hanno tanto bisogno di sognare, di volgere lo sguardo altrove, in questi contesti difficili in cui si trovano a vivere. Quello che cerchiamo di realizzare, anche grazie all’aiuto di persone come questo artista tanto bravo quanto sensibile, è creare un ambiente positivo, proprio a partire dalla luce e dai colori in cui si cala, per far sprigionare tutte le energie che servono per affrontare con forza i momenti più difficili, e far tornare bambini e genitori a sorridere. Tutti insieme”.
“Questi quadri hanno dato una luce particolare a questo reparto – ha aggiunto Stranieri -. Sono piaciuti a tutti, soprattutto alle mamme dei piccoli operati. In particolare ci sono quelli sul tema della natalità che ci hanno molto colpito, lo ringraziamo molto per la sua generosità”.
“Come spesso mi capita di dire, non ho mai dipinto per vendere i miei quadri. Li dipingo per passione ed anche perché, per me, dedicarmi alla pittura è come entrare in un mondo di "riserva", dove tutto è bello, pulito, sereno, pieno di una moltitudine immensa di colori che riscaldano il cuore e dove non esiste cattiveria e violenza” ha spiegato Fabio Mazzitelli.
“I miei dipinti – ha poi proseguito - li dono, li ho sempre donati e li continuerò a donare, in luoghi dove c'è bisogno di un sorriso e di colori, pensa che ne ho donati oltre 300 di dipinti, dei quali circa 86 presso vari Reparti dell'Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro ed inoltre ad Associazioni, Enti che si occupano di beneficenza, ma anche a tante chiese e altre organizzazioni e associazioni”.
Lo scopo di questa donazione brilla come il sorriso di Fabio, aperto e generoso: “Pensavo giorni fa tra me e me che avevo desiderio di proporre questa donazione, con l'augurio che i piccoli pazienti, mentre percorrono il corridoio del Reparto, possono distrarsi dal dolore ed immergersi nei colori e nelle immagini dei miei dipinti, magari riuscendo anche a sorridere”.
“I suoi dipinti non sono espressione di uno stile pittorico definito ma bensì frutto di espressione di immaginifiche visioni della sua anima” (citazione di Apollonia Nanni), appassionato di ogni espressione artistica che alimenta con letture di settore.
La pittura di Fabio Mazzitelli, come egli ha più volte affermato, è caratterizzata da un’alternanza di elementi classici e moderni, e si ispira al surrealismo, all’astrattismo, all’arte contemporanea e anche a quella naif: per usare una sua definizione, è una pittura “romantica e sognante”.
Mazzitelli è conosciuto nel mondo artistico anche come il Signor Black “è quel lato nascosto che ognuno di noi possiede nel proprio io, si nutre di realtà e fantasia”.